Renzi chiede la testa di Lupi e Alfano gliela serve su un piatto d’argento.

Staccarsi da certe “poltrone” conquistate a colpi di compromessi e intrallazzi non deve essere facile per nessuno, soprattutto quando quel qualcuno è un politico italiano! Fatto sta che la gente che sopravvive di stipendio e pensione e che non ha nessun modo per “arrotondare” o perchè  per davvero onesta, fatto raro ma per fortuna non ancora unico in questo Paese, o perchè non ne ha occasione e capacità, è stanca di sentire scandali e ruberie. E se la mazzetta, la raccomandazione, il nepotismo, il favore di scambio,
sono germi ormai penetrati ovunque, contaminando l’intero sistema Italia – tanto che ormai il pesce puzza dalla testa fin giù, coda compresa – il premier, vuoi per sistemare questioni interne alla sua maggioranza, vuoi per non farsi scippare consensi dall’opposizione, non poteva comunque tollerare la permanenza di un ministro “intercettato” alla corte delle giovani marmotte. Quindi fuori uno e avanti il prossimo! Tanto per una poltrona che si libera c’è sempre pronto qualcuno ad occuparla, la lista d’attesa è lunghissima!

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