Quell’odiosa trappola chiamata autovelox!

Autovelox mimetizzati, nascosti o mal segnalati. Limiti di velocità eccessivamente bassi per poter essere rispettati, anche laddove, obiettivamente, non c’è alcun bisogno di andare a quaranta all’ora! Segnaletica stradale a dir poco “stramba” che sullo stesso rettilineo abbassa, bruscamente e senza alcun reale motivo per la sicurezza degli automobilisti, il limite di velocità dagli ottanta ai trenta km/h! E addirittura tratti stradali dove ci sono più autovelox che lampioni. Il tutto non per la sicurezza degli automobilisti, ma per la messa in sicurezza del bilancio degli enti locali!!! L’autovelox è uno strumento nato e progettato per ridurre gli incidenti automobilistici, riportando la velocità di guida entro certi limiti che vengono appunto detti di sicurezza. La legge e la direttiva Maroni stabiliscono con chiarezza le regole per usare gli autovelox. L’articolo 142, comma 6-bis, del Codice della strada impone che le postazioni di controllo per il rilevamento della velocità siano: preventivamente segnalate e ben visibili. Il rispetto delle esigenze di informazione dell’utenza, allo scopo di fornire la massima trasparenza all’attività di prevenzione realizzata con l’impiego di apparecchiature di controllo della velocità, deve essere garantito mediante l’uso di segnali o di dispositivi di segnalazione luminosa. Inoltre, relativamente alle strade classificate dall’art. 2, comma 2, C.d.S. di tipo A (autostrade) e B (strade extraurbane principali) i dispositivi di controllo possono essere sempre utilizzati, per cui non è necessaria una preventiva ricognizione da parte del prefetto /15/. Per le strade di tipo C (strade extraurbane secondarie) e D (strade urbane di scorrimento), spetta al prefetto, con proprio decreto, la determinazione dei tratti in cui è possibile l’attività di controllo remoto del traffico finalizzata all’accertamento delle violazioni per eccesso di velocità, sentiti gli organi di polizia stradale di cui all’art. 12, comma 1, C.d.S. e su conforme parere degli enti proprietari delle strade. Purtroppo, però, ci sono ancora tanti Comuni che utilizzano gli autovelox come vere e proprie trappole per fare cassa sulla pelle di chi guida. È ovvio che gli Enti locali si prefiggano, troppo spesso, un unico obiettivo, che è quello di raccogliere quattrini per i propri bilanci, intascando le multe. Tuttavia, mai come in questo periodo di crisi, occorre che gli strumenti elettronici di rilevazione delle infrazioni siano utilizzati nel massimo rispetto delle norme, anche per centrare davvero il target della diminuzione delle vittime della strada e per non dare facili scuse agli automobilisti che corrono troppo. Multe sì, se sono giuste, ma senza infrangere le regole. Senza imboscate, senza trappole, senza trucchi e senza inganni. Limiti di velocità sì, ma giusti e… “ragionevoli”: non talmente bassi da far spegnere il motore, scendere dalla guida e spingere la macchina per evitare la multa!!!

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