Quanto pesa l’impronta ecologica dell’uomo sul futuro?
Oltre le specifiche criticità, come l’alto numero e la complessità dei target per un arco di tempo considerato troppo breve, l’Agenda 2030 continua a porci di fronte a una serie di interrogativi che avevano già attraversato i decenni precedenti.Dal piano azione comune si pone l’accento su un nuovo modello di business collaborativo :
Vi esortiamo, in qualità di leader del settore, a indagare su nuovi modelli di business al di fuori dei meccanismi di mercato attuali, per guidare il cambiamento, implementare l’innovazione e sfruttare le opportunità di business collaborativo.
Questo non è solo essenziale per rendere la vostra attività a prova di futuro, ma è anche fondamentale per l’umanità, che possa operare entro i confini planetari e soddisfare le esigenze delle generazioni future.
The Green Solution
Fabrizio, giovane co-founder dell’azienda Re Learn, ha dato forma insieme al suo team, a un piano azione, che metta in prima linea il problema legato allo smaltimento dei rifiuti:
“Vogliamo trasformare i rifiuti in una risorsa per le generazioni future” e poi aggiunge “Come? Usando la tecnologia: vogliamo guidare la transizione verso un futuro green”.
Il giovane e intraprendente ingegnere sottolinea l’innovazione del metodo NANDO
“Con l’utilizzo di Nando, puntiamo ad ottimizzare la filiera di gestione dei rifiuti. Quest’ultimi infatti essendo già differenziati e con un tasso di contaminazione pressoché nullo, non necessitano di numerose operazioni di trattamento, quindi avremo meno costi e abbattimento delle emissioni di CO2 ”.
Sarà quindi possibile creare nuova materia prima, direttamente dai rifiuti, economicamente sostenibile.
https://www.re-learn.eu/
Case – history NANDO: quando i rifiuti diventano risorse
NANDO è un cestino intelligente che grazie ad un sistema robotico e all’intelligenza artificiale, riesce a smistare i rifiuti inseriti al suo interno. L’AI, acronimo di artificial intelligence, riconosce la tipologia del rifiuto mentre la robotica lo posiziona nel corretto contenitore.
NANDO nasce da un problema che non sembra presentare soluzioni: la raccolta differenziata, anche se praticata da molti, non è sufficiente. Nel mondo la produzione dei rifiuti è in continuo aumento, correlata all’inarrestabile crescita demografica. L’attuale filiera di gestione e smaltimento è ormai obsoleta e scarsamente produttiva.
La sua incapacità si traduce in costi sempre maggiori e in un crescente inquinamento (emissioni di CO2 proveniente dai rifiuti inceneriti o disposti in discarica).
Quali sono le Performances di NANDO?
Alto 1400 mm e con un diametro di 830 mm, il cestino intelligente presenta 4 cestini di scarico. La capienza di ogni singolo cestino di scarico ha una capacità di 40 L, per una capienza totale di 160 L degli stessi. Ma la peculiarità di Nando risiede nel numero di ingresso rifiuti, che oltre ad essere unico, riesce a contenere qualsiasi rifiuto, fino alle dimensioni di 200 mm, iscrivibili in un cilindro di 250 mm di altezza.
Perché la raccolta differenziata non viene eseguita?
Come reagiscono le aziende: il Greenwashing e il nuovo decreto legge del 2020
L’auspicio per il futuro
L’auspicio per il futuro è che l’essere umano abbia imparato la lezione del coccodrillo e che non giunga mai, come nel celebre proverbio, a versare inutili lacrime solo dopo avere compiuto l’irreparabile.
We can’t expect things to change, if we continue doing the same things”. (A.Einstein)
Si dicono democratici ma augurano la morte alla Meloni e ai suoi ministri. Un antifascismo fermo agli anni Settanta
Nella vita non è sempre tutto nero o bianco... ci sono miliardi di sfumature, basta soltanto saperle cogliere
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