Non esistono i negazionisti dei cambiamenti climatici, ma soltanto coloro che non ne riconoscono le origini antropiche.

di Yvan Rettore. Non si negano i cambiamenti climatici, ma viene soltanto affermato che non sono antropici in quanto si tratta di fenomeni del tutto normali e ricorrenti nella Storia del nostro pianeta.

Poi le evidenze scientifiche non vengono definite sulla base di quanto riferiscono la maggior parte degli scienziati ma unicamente sulla base di fatti, di osservazioni e di confronti tra specialisti che sono mossi dal dubbio e dalla ricerca costante di chiarezza sui fenomeni studiati.

Affermare che il 97% degli scienziati è d’accordo sulle origini antropiche dei cambiamenti climatici è un falso ampiamente dimostrato, perché in realtà soltanto un terzo di loro si è trovato concorde con tale posizione.

Si è giunti a quel numero fantasioso facendo passare il silenzio espresso sull’argomento dalla percentuale restante come se fosse stata la manifestazione di una posizione favorevole alle origini antropiche dei cambiamenti climatici.

In pratica è stato applicato il famoso detto “Chi tace, acconsente” per far credere all’umanità intera che vi fosse una quasi unanimità su questo tema, quando invece non è affatto così.

Anzi!

Ormai si sta appurando che le variazioni delle temperature terrestri non sono affatto collegate all’aumento del CO2, le cui influenze antropiche sono assolutamente irrisorie ed ininfluenti perché alla base di tale incremento vi sono mutamenti dell’irraggiamento solare, la degassificazione degli Oceani e le attività del magma che hanno comportato (guarda caso) perfino un aumento in questi ultimi anni della superficie terrestre di circa il 3% (alla faccia di coloro che spacciano per buona la teoria fasulla dell’innalzamento del livello dei mari).

Fonte: https://yvanrettore.blogspot.com/2023/02/non-esistono-i-negazionisti-dei.html

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1 Response

  1. Attilio Runello ha detto:

    Sull’innalzamento dei mari si sente dire da alcuni che sarà di cento metri, da altri di dieci, da molti di meno di un metro.
    Il novanta per cento del ghiaccio si trova in Antartide. Altre parti sono in Groenlandia e nel polo Nord. In Antartide le temperature sono ancora molto basse, meno quaranta.
    Poi ci sono quelli delle nostre montagne, che leggendo le cronache, si sono in gran parte formati intorno alla fine del Settecento.
    Rappresentano una riserva d’acqua importante. Si stanno sciogliendo. Si può ovviare creando altri invasi, oltre i tanti che già esistono, per raccogliere le acque piovane e evitare gli allagamenti. Anziché lamentarsi dicendo sempre che è colpa dei cambiamenti climatici.
    I fattori non antropici che regolano le temperature esistono. Il calore arriva dal sole. Se il sole diminuisce di intensità non ci possiamo fare niente.

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