Non c’è violenza sessuale senza un contatto fisico con la vittima!

di Francesco Della Rovere. Personalmente non so se dobbiamo accettare a scatola chiusa la decisione del Gip di respingere la richiesta del P.M., circa la custodia in carcere di un ventisettenne, marocchino, venuto nel nostro Paese convinto di poter fare i suoi porci comodi impunemente.

Il fatto è accaduto nell’ottobre scorso a Torino, sull’autobus n°68. In merito alle decisioni del Gip la cronistoria racconta: “Masturbarsi sul bus, sporcando una passeggera non basta: perché si possa configurare il reato di violenza sessuale dev’essere evidente il contatto fisico tra il corpo del maniaco e quello della vittima” (To Cronaca Qui 2 agosto 2017). La decisione del giudice è da ritenersi sicuramente frutto del buon senso. Anche perché dev’esserle costata parecchia fatica… preso atto che a prenderla e decretarne le conseguenze è stata una donna…figura del nostro mondo più intimo oggi vittima di violenze maschili a dir poco inaudite! Dal mio personalissimo punto di vista, però, qualche considerazione in merito al reato ed alla sua dinamica andrebbe fatta partendo proprio da quel contatto fisico non percepito dal Gip, e che in buona sostanza c’è stato. Mi spiego meglio dicendo che una persona ferita dal lancio di un sasso, a rigore di Codice Penale va risarcita se subisce un danno. Questo pur senza avere avuto un contatto fisico il feritore. E allora mi chiedo: lo spruzzo di liquido seminale…che poi non è stato un lancio a distanza, ma da distanza molto ravvicinata perché ha sporcato la ragazza, non presenta forse la stessa dinamica del sasso…o di un qualsiasi oggetto lanciato da una finestra e che va a colpire il distratto passante? Certo, non possiamo parlare di stupro tradizionalmente noto, ma lo stupro-psicologico ci starebbe tutto. O quantomeno parlare di violenza sessuale acclarata e di risarcimento danni…almeno per quanto concerne l’indumento sporcato…da sostituirlo con uno nuovo! Partendo da questi presupposti si può quindi dedurre che in un reato del genere il contatto fisico non vuole dire necessariamente attenersi al più stretto significato del termine. Ma più nel concreto alla volontarietà ed a tutto ciò che può recare danno. Quindi l’attenzione va posta all’oggetto… che può essere un sasso, un bastone, uno sputo ed anche un liquido seminale.

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