Ma non doveva essere l’Italia a chiudere i suoi porti?

Francia e Spagna chiudono i loro porti ai migrantil’Austria è pronta a schierare i militari al Brennero se il flusso di migranti dall’Italia non diminuirà. Di fatto l’Europa sbatte la porta in faccia al governo Gentiloni che aveva minacciato – senza poi fare nulla la chiusura dei porti italiani alle navi straniere che portano immigrati in Italia se l’Unione Europea non fosse intervenuta per alleggerire la pressione su quelli italiani.
Ma la Commissione Europea, in merito all’emergenza immigrati, sarebbe pronta a fare uno sforzo aggiuntivo, ma solo di natura finanziaria, in particolare attraverso il Trust Fund per l’Africa, per il quale ha già stanziato 2,6 miliardi di euro. Insomma, ci danno quattro soldi per tenerci buoni, per farci tenere i migranti in casa nostra e ci tirano giustamente le orecchie richiamando il governo italiano alle sue responsabilità, in particolare sulla identificazione e registrazione dei migranti distinguendo tra quelli “economici” e quelli “richiedenti asilo”, perché solo questi ultimi rientrano nel programma di ‘relocation’, ovvero di ridistribuzione dei “rifugiati” verso gli altri paesi europei. Quindi, contrariamente a quanto auspicato da Palazzo Chigi, la Ue non ha nessuna intenzione di modificare i trattati che di fatto limitano a siriani ed eritrei le nazionalità che possono partecipare al programma di ‘relocation’. E così, il piano anti sbarchi di Marco Minniti e la “piena intesa” con Francia e Germania naufragano nel solito nulla di fatto, anzi no, un fatto è accaduto: la Francia i clandestini ce li ha rispediti indietro! L’Italia abbaia, ma non morde, confermando quanto già si sapeva: gli italiani in questa Europa contano quanto il due di briscola! Stiamo in questa Unione solo per accollarci il flusso migratorio, per pagare le tasse più alte e avere le retribuzioni più basse del Vecchio continente!

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