In tre punti il programma di governo di Matteo Salvini.

L’Italia non cresce è ferma in mezzo al tunnel della crisi, ma per contro crescono i poveri, i disoccupati, il debito pubblico e soprattutto aumenta ancora la pressione fiscale: a certificarlo i dati diffusi dall’Istat relativi al primo trimestre del 2017. La pressione fiscale ha, infatti, raggiunto il 38,9%, segnando un aumento di 0,3 punti rispetto allo stesso periodo
dell’anno scorso. Ma come, Renzi non aveva abbassato le tasse? Balle a parte, si tratta di una percentuale elevatissima, che non favorisce certo né la ripresa né i consumi e certifica un pericoloso fallimento delle politiche economiche del governo. A sottolineare il dato è intervenuto Matteo Salvini: “La pressione fiscale in Italia risale al 39%” ha scritto su Facebook il leader leghista”. Ma Renzi non aveva mica abbassato le tasse??? Chi lavora in proprio, e paga tutto il dovuto, lascia allo Stato il 70% dei suoi incassi. Pazzesco, il primo Ladro in Italia oggi è lo Stato“. Il segretario della Lega, alcuni giorni fa ha rilanciato la sua ricetta economica durante la trasmissione ‘Porta a Porta’ – facendo il verso a Silvio Berlusconi che vent’anni fa, proprio in quello stesso studio televisivo,  firmò quel ‘contratto’ con gli italiani, mai realizzato – ribadendo il suo programma di governo, le prime tre cose che farebbe qualora gli italiani gli chiedessero di andare a governare: Via la Legge Fornero, quota cento e poi via, si lascia il posto di lavoro ai più giovani. Stop agli sbarchi e all’immigrazione clandestina. Tassa unica al 15%, pagare meno per pagare tutti, sconfiggere l’evasione fiscale mandando in galera chi evade: sovranità monetaria, via Equitalia e studi di settore, e l’Italia riparte!

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