Ma la pace si conquista solo con la guerra?

di Maria Pia Caporuscio. Ascoltando in questi giorni le parole del Presidente degli Stati Uniti, stento a credere che a pronunciarle sia per davvero Barak Obama, premio Nobel per la pace come Martin Luther King, che con le sue lotte, ha consentito proprio a lui, la realizzazione del sogno di King, di avere un presidente di colore, alla guida degli Stati Uniti.
Per lei Presidente Obama, questo premio è stato assegnato alle intenzioni, visto che è stato concesso preventivamente e non dopo aver lottato per l’affermazione della pace, come a Martin Luther King. Tutto il mondo condanna la violenza e l’uso di armi chimiche, utilizzate poi contro la propria popolazione è un crimine punibile solo con la morte per chi ne abbia fatto uso. Ma non può essere la popolazione a dover soccombere, oltre che con i veleni anche sotto le bombe. Non si possono sterminare i sopravvissuti, seppellendoli sotto le macerie delle loro case come accadrà, se scoppierà una nuova guerra. Non saranno i dittatori a morire di bombe intelligenti, ma donne, vecchi e bambini innocenti. Si rende conto signor Presidente che sarà questa la conseguenza di una guerra? Si può punire un dittatore, decimando la popolazione? Possibile che quando si arriva ad occupare le più alte cariche dello Stato si perde la ragione? Dove sono finiti i suoi sogni Presidente? Si sono infranti contro le potenti multinazionali delle armi? Contro il potere economico del suo paese? Si chieda se era questa la ragione, che ha spinto gli americani a votare per lei, o se non erano invece le promesse di battersi per la pace, ritirando i militari dai teatri di guerra? Si è fatto tutti il tifo per lei, consapevoli delle terribili sofferenze che i neri d’America sono stati costretti a subire, da quando dei carnefici li strappavano dalle loro terre, per trascinarli in catene come schiavi. Abbiamo creduto che un uomo di colore, possedesse i numeri per fermare questa oscena deriva morale, cui l’avidità e la violenza ci stava trascinando. Abbiamo accolto il premio Nobel con la certezza che sarebbe stato onorato. Ora nel mondo regna lo sconforto, non abbiamo un punto di riferimento politico a cui aggrapparci. Siamo consapevoli che è questo terrificante potere economico, basato su un capitalismo criminale, a dettare le sue feroci leggi. Il mondo intero è vittima di questi dannati, la cui follia arriva al punto da mettere a rischio il glorioso pianeta della vita. Lei è la persona più importante di questo nostro povero mondo, non se ne lavi le mani come Ponzio Pilato, fermi lo sconforto con un atto di coraggio, riaccendendo quella speranza che un mondo di pace è possibile. Sono i gesti come questo a fare di un uomo un grande! Ascolti le parole di un Papa chiamato Francesco, Francesco come il poverello di Assisi, che amava parlare con gli uccelli perché gli uomini non sapevano ascoltare. Le ascolti lei Presidente e le faccia sue quelle parole. La vera grandezza di un uomo si misura in base all’umiltà che possiede, non al potere o ricchezza di cui si circonda. Le guerre si sa come iniziano ma non come finiscono e a perdere potremmo essere tutti, compresa l’arroganza di quei potenti, che nella sua nazione, si sono arrogati il diritto di vita e di morte dell’intera popolazione di questo pianeta. Si è posto il problema di cosa ne sarebbe dell’umanità, nel caso di un conflitto degenerato fino ad arrivare a far uso di quei mostri atomici? Ci rifletta! Perché se (Dio non voglia) si dovesse arrivare a questi estremi, lei ne sarà il vero responsabile. Pensi al giorno dopo, quando il pianeta sarà diventato un deserto, quando la vita lo avrà abbandonato, quando non ci saranno più esseri vivi ad abitarla, quando non ci sarà più erba, né gelsomini, né canto d’uccelli, né zampilli d’acqua fresca. Quando non si udrà più il riso di un bambino, un canto di pastore, un suono di campane, ma silenzio, impietoso inesorabile silenzio, perché la vita se ne andrà e il pianeta Terra sarà solo un inutile avanzo. Un avanzo inutile persino per le stelle! Se lei fosse uno dei pochi sopravvissuti che farebbe allora? Impazzirebbe o si farebbe del male, per aver ceduto ai potenti criminali e non aver fatto di tutto per impedirlo e salvare l’umanità?

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