Lo Stato che non c’è.

di Maria Pia Caporuscio. La vergognosa aggressione di Ostia, è la riprova di come viene sgovernato questo paese! Sarebbe da ‘arrestare’ l’intera classe dirigente per incapacità e menefreghismo, visto che loro girano con la scorta, con macchine blindate e vivono in case super protette, mentre la nazione che dovrebbero governare è diventata la patria della malavita. Qui si può commettere ogni sorta di crimine rimanendo impuniti, anzi il più delle volte addirittura premiati, permettendo a certi avanzi di galera di farsi pure eleggere nelle nostre istituzioni. Non esiste in questo paese il merito, va avanti chi meglio sa ingannare, truffare, delinquere. Uno Stato che lascia fuggire all’estero la meglio gioventù, ossia il futuro del paese, che maltratta la sola parte che mantiene in piedi la nazione (la classe lavoratrice)
che agevola, difende, cura gli interessi degli evasori fiscali (miliardi evasi che si guarda bene dal perseguire, mentre spreme come limoni la classe lavoratrice, imponendo loro sacrifici al limite della tortura) miliardari che portano i soldi nei paradisi fiscali e senza pagare le tasse consumano le nostre strade, godono dell’illuminazione e di tutti gli agi della città alla faccia dei poveri fessi che pagano per loro. Uno Stato che permette alle imprese di trasferirsi all’estero gettando sul lastrico gli operai che le hanno arricchite, per guadagnare ancor più pagando meno la manodopera, è uno Stato che non c’è: non si possono curare gli interessi degli speculatori lasciando sfruttare i propri concittadini! Uno Stato che ha trasformato la nostra bella nazione in un Far West, uno Stato che arriva a trasformare la propria nazione (la più bella del mondo) in una cloaca e la popolazione (più creativa del mondo) in una massa di disperati, è uno Stato che non c’è più.

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