L’Italia si dimette?

Dimissioni effetto domino. Se decade Berlusconi da senatore della Repubblica, allora decadono anche i ministri del Cavaliere dal governo delle larghe intese ed insieme a loro tutti i parlamentari del Pdl si dimetterebbero in blocco da Camera e Senato. Se questa suona come una minaccia o una forzatura sul Quirinale, allora sarebbero belle che pronte anche le dimissioni di Giorgio Napolitano. Se così stanno le cose, Enrico Letta, che dice di non aver scritto in fronte Jo Condor, fa sapere da New York, dove sta cercando di vendere ciò che ancora è rimasto da svendere in Italia, che è pronto a dimettersi pure lui.  E se non si trovano le risorse per restare sotto il 3% del deficit imposto dalla Troika, anche il ministro dell’economia, Saccomanni, sarebbe pronto a dimettersi. Insomma, dimissioni generali. L’Italia si dimette! Ormai anacronistici e desueti gli scioperi generali, non è mica che stiamo entrando nella fase due, quella delle dimissioni generali? Ma chi di speranza vive, solitamente disperato muore, e conoscendo bene l’attaccamento di certi personaggi alla poltrona, confidare in una siffatta speranza sarebbe l’equivalente di prendersi in giro da soli. E di prese per i fondelli bastano ed avanzano quelle cui il popolo italiano è sottoposto da una vita dai mestieranti della politica. Pertanto, lasciate ogni speranzavoi che ancora credete in un Paese più giusto ed equo, senza trucchi e niente inganni. E comunque, anche se dimissioni generali dovessero essere, in un ipotetico quanto folle e fantomatico immaginario collettivo, nessuno sentirebbe la mancanza di certi personaggi che hanno fatto più danni che bene alla nazione. Tant’è che allo stato attuale delle cose, considerato il disastro Italia, se “loro” restano o se ne vanno nessuno si straccerebbe le vesti sciogliendosi in lacrime. Tutt’altro. Dacchè dall’alto di un commissariamento diretto di Bruxelles e non per interposta persona come quello attuale, certamente le cose in Italia funzionerebbero meglio! Insomma nel Paese delle dimissioni minacciate, ma rarissimamente presentate – per la cronaca, Papa Ratzinger è tedesco e si è dimesso nello Stato Pontificio – sarebbero tutti pronti a farsi da parte, tranne quelli che a “loro insaputa” hanno appreso da un comunicato stampa della vendita dell’Azienda di cui sono a capo. Ma forse è proprio per questo che lorsignori vengono strapagati fior di quattrini e quando finalmente decidono di togliere il disturbo lo fanno con carriolate di milioni di buonuscita!

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