Un vero “rottamatore” rifarebbe le primarie di Napoli, oggi stesso!

Un tempo si diceva “carta canta”. Oggi video canta. E le immagini girate in prossimità dei gazebo del Pd allestiti per le primarie napoletane non solo le cantano chiare, ma gridano allo scandalo. Persone all’esterno dei seggi che distribuiscono monete da un euro per portare i cittadini a votare per Valeria Valente, la favorita di Matteo Renzi nella corsa a sindaco di Napoli, che poi – guarda un pò le combinazioni della vita – è risultata la vincitrice. Che le “primarie” fossero elezioni un pò farlocche
lo sospettavano in molti. Dimostrazione lampante ne è stato lo scarso numero di elettori che, domenica scorsa, si sono recati ai seggi del Pd. Ma un conto è il sospetto, un altro è il marito che rientra a casa e sorprende la moglie a letto con l’amante! Ed è un conto salato che mina la credibilità di un meccanismo elettorale che doveva essere trasparente, libero e democratico, che doveva dare voce ai cittadini elettori, ma che invece ha riproposto le vecchie logiche partitocratiche secondo le quali le liste elettorali si formulavano a tavolino nelle segrete stanze. Un conto dal gusto amaro che viene presentato proprio a quel Pd di Matteo Renzi che sulle primarie aveva costruito la propria differenza da tutti gli altri partiti, ovvero da chi butta giù le liste elettorali in una villa di Arcore o da chi fa eleggere i propri candidati su internet a colpi di mouse! Adesso, se l’Italia fosse un Paese normale e il Pd l’alternativa che dice di essere, quel conto andrebbe immediatamente saldato con gli italiani e il suo leader-massimo  che proprio grazie alle primarie è diventato presidente del consiglio – dovrebbe espellere seduta stante i “compratori di voti” e rifare le primarie napoletane!
SE NAPOLI PIANGE, ROMA NON RIDE: «Schede bianche gonfiate per alzare affluenza». “Qualcuno di noi pensava di fare del bene: così tra la notte di domenica e il pomeriggio di lunedì ha gonfiato virtualmente le schede bianche e le nulle. Per fare aumentare l’affluenza, per non far vedere che stavamo di poco sopra i 40mila ma molto più vicini ai 50mila votanti. Insomma, per evitare ulteriore accanimento sul flop. Quando poi lunedì pomeriggio i presidenti dei municipi hanno pubblicato sui social network i dati dei rispettivi spogli abbiamo capito l’errore. Anzi il boomerang”. A parlare è un dirigente nazionale del Pd.

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