L’Italia ha (ri)preso il morbillo!

Nel solo mese di aprile sono stati 385 i casi di morbillo registrati in Italia, ovvero cinque volte quelli verificatisi nello stesso mese del 2016, quando se ne erano contati appena 76. E’ quanto emerge dal nuovo bollettino settimanale curato dal Ministero della Salute e dall’Istituto superiore della sanità (ISS), che aggiorna a 1.920 il numero totale dei casi verificatisi da inizio di quest’anno,
di cui l’88% fra i non vaccinati. Il morbillo, infatti, è una malattia altamente infettiva: un solo paziente può trasmettere il virus anche a 15 persone! Il morbillo ha, infatti, un tasso di contagiosità 4 volte maggiore di quello dell’influenza. Per cui è inevitabile assistere a questi tassi di incremento così rapidi, anche perchè si è diffusa una certa resistenza alla vaccinazione da parte dei genitori dei bambini in età scolare che, a loro volta sono scoperti dalla vaccinazione. Quindi il virus passa, attraverso le famiglie dalla scuole ai luoghi di lavoro e nel giro di una settimana è in grado di diffondersi in una intera città! Dal sesto numero del bollettino, nato per monitorare l’epidemia di morbillo in corso in Italia, risulta che dal 24 al 30 aprile 2017, sono stati 29 i contagi registrati, che portano complessivamente a 385 i casi nel solo mese di aprile 2017. Il 34% ha avuto almeno una complicanza, come diarrea, polmonite, otite, epatite, insufficienza respiratoria, calo di piastrine, più raramente encefalite e convulsioni. Il 40% è stato ricoverato, il 15% ha fatto ricorso al pronto soccorso. Quasi tutte le Regioni hanno segnalato casi, ma il 92% proviene da Piemonte, Lazio, Lombardia, Toscana, Abruzzo, Veneto e Sicilia. Infine sono stati 176 i casi tra gli operatori sanitari. In soli 4 mesi, ovvero dal primo gennaio al primo maggio 2017, all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma i ricoveri di bambini colpiti dal morbillo si sono più che decuplicati rispetto allo stesso periodo del 2016. Sono infatti passati da 4 nel 2016 a 47. 

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