Roma fa ‘schifo’: mai così sporca, sudicia, insicura e puzzolente!

Ignazio Marino sarà pure una brava persona, sarà pure onesto e di ‘sinistra’ – ammesso e non concesso che quest’ultima sia una ‘autocertificazione di garanzia’ ancora valida, dal momento che la ‘sinistra’ ha ormai perso la verginità e rotto la faccia in fatto di legalità e onestà – ma la triste realtà è che Roma non è mai stata così sporca, sudicia, puzzolente e abbandonata a se stessa!
 A parte i cassonetti che vomitano immondizia e le cartacce e le bottiglie che fanno da indecoroso tappeto alla Città Eterna, il degrado dilaga in ogni dove. Dai monumenti diroccati, anneriti dallo smog e ricoperti dalle erbacce, dalle buche del manto stradale ai marciapiedi divelti, dalle strisce pedonali cancellate dall’incuria, dalle piante secche e dai monconi che restano di quelle abbattute e mai ripiantate, dai rovi che infestano quel poco di giardini pubblici che ancora rimangono a punteggiare la distesa di asfalto e cemento che d’estate fa raggiungere alla Capitale temperature africane, dai tombini turati che d’inverno allagano le strade mandando in tilt il traffico, agli edifici pubblici che cadono a pezzi, a metro e bus che sono un pianto, agli sbandati che assieme a cani e piccioni fanno a gara ad urinare e defecare ovunque, ai parcheggiatori abusivi che chiedono il pizzo, ai rom che borseggiano indisturbati, ai delinquenti comuni che scippano e rapinano chiunque gli capiti a tiro, questa è una città che fa paura! Immondizia, buche, sporcizia, disservizi, mafia, rapine, campi nomadi e profughi, sono il biglietto da visita di Roma, Caput mundi, ai turisti. Il degrado della Capitale, infatti, è finito pure sulle prime pagine dei giornali esteri. Giorni fa erano stati Daily Mail, Reuters e Telegraph a raccontare il declino della Roma di Ignazio Marino: una città “sull’orlo del collasso”, “paralizzata dalla mafia” e “sporca fino all’inverosimile”. Ora tocca al New York Times occuparsi del “degrado” della Capitale d’Italia. Si parla di una città allo sbando, dal verde abbandonato dei parchi ai rifiuti che si accumulano in strada e dell’impasse che attraversa il Campidoglio: “Il sindaco è onesto, ma lo è abbastanza per fermare il declino della Città Eterna?”, recita il titolo dell’articolo, pubblicato nell’edizione americana del giornale. Una cosa è certa. Ignazio Marino è quasi a metà mandato e la pazienza dei romani, soprattutto di quelli che girano a piedi e sui mezzi pubblici, è agli sgoccioli, e senza un segnale tangibile di capacità risolutiva dei problemi l’ex chirurgo e attuale sindaco farebbe meglio a tornare in Ospedale da medico, prima che qualcun altro con la pazienza in riserva ce lo mandi da… ricoverato! 

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