L’Italia è fallita. Solo la Troika può salvarla!

Li abbiamo provati tutti. Ci siamo giocata, obtorto collo, anche l’ultima carta, Matteo Renzi: un disastro!
I conti pubblici non tornano: tasse record fanno rima con Paese depresso. L’Italia è un Paese sfasciato e senza più un barlume di speranza di potercela fare.

Stiamo affogando nel debito pubblico e chi sta al timone non sa neppure dove è meglio dirigere la prua per mandarci a sbattere senza fare troppi morti!

L’economia non va bene. La disoccupazione dilaga. I consumi calano e cala pure il pil. 
Aumentano i poveri e aumentano pure le tasse, assieme al debito pubblico. 
Sanità, giustizia, scuola e pubblica amministrazione sono in stato confusionale, allo sbando.  
L’operazione “80 euro”, che ha escluso decine di milioni di italiani dal bonus, è fallita e sta evaporando anche l’effetto simpatia a favore di chi l’ha voluta per racimolare qualche voto pro europee. 
Il governo ha fallito su tutti i fronti!!! Ma il premier non molla e rilancia: “Il pil cala? Non mi sento bocciato. Garantisco la crescita con 5 riforme!”. 
Chiacchiere!!! Alla gente, che campa a fatica di stipendio e pensione, della riforma del Senato e della legge elettorale non gliene frega proprio un bel niente. Come non gliene frega niente di restare in Europa a queste condizioni! Le “pseudo riforme” del governo Renzi sono sinonimo del nulla, sono il paravento dietro al quale i poteri forti e le lobby continuano ad ingrassare, traendo da questa drammatica situazione vantaggi economici incalcolabili.
A questo punto, preso tristemente atto dell’inadeguatezza della nostra classe dirigente, non ci resta che sperare in “qualcuno” N.B.: rigorosamente “non-italiano” – che scenda in prima persona dalle Alpi, si sieda a Palazzo Chigi e prenda in mano il timone Italia.
L’Italia è fallita.
Dobbiamo essere al più presto commissariati dalla Troika, direttamente e con la massima urgenza, senza alcun prestanome, senza alcun intermediario, senza altri “nominati” invano. Ma bisogna farlo subito, in fretta, non c’è più tempo da perdere!
Noi siamo semplicemente il Paese della pizza e del mandolino, il quartierino dei furbetti, degli amici degli amici. Non siamo una Nazione “seria”, in grado di amministrarsi e soprattutto di governarsi da sola.
Historia magistra vitae.

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IL COMMENTO. di robi cipra. Finalmente leggo una teoria che penso già da molto tempo: importare un’equipe che analizzi dettagliatamente la nostra situazione e ponga fine a questo finto, inutile e dannoso tentativo di risanare la nazione con le stesse persone che l’hanno deteriorata e che hanno come primo obiettivo quello di non cedere i loro privilegi. Penso che la cosa, senza quegli inquinamenti interni che sono diventati consuetudine o regola, sarebbe aritmeticamente possibile, ma troppo seria per questo nostro Paese sempre più alla deriva economica e morale.

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