Lo Stato vende i terreni agricoli ai giovani.

C’è la crisi e non c’è il lavoro, ma ci sono ettari ed ettari di terreni del Demanio dello Stato abbandonati a se stessi, incolti e improduttivi, che potrebbero essere ceduti ai giovani che hanno voglia di fare impresa e di tornare alla terra, all’agricoltura oppure all’allevamento. Passando dalle parole ai fatti, lo Stato mette in vendita le terre agricole tenute ferme fino ad oggi per aprirle a nuove opportunità produttive.
Sono in tutto 8 mila ettari, messi a disposizione attraverso la “Banca delle Terre agricole”. Un sito internet nuovo di zecca che in appena due settimane di vita ha già fatto segnare più di 10 mila iscrizioni: www.ismea.it. Dal Piemonte, dove sono disponibili circa 102 ettari, alla Toscana che mette in vendita 675 ettari, poi giù fino alla Sicilia, dove la superficie a disposizione è di oltre 2000 ettari di terreno. Anche la Sardegna cede circa 647 ettari così come Puglia e Basilicata, ma anche Lazio, Emilia e così via. Navigando nel sito si possono visionare tutti i singoli terreni, con tanto di visure e mappe catastali, informazioni sul tipo di coltura, eventuale presenza di fabbricati agricoli e immagini dall’alto per la verifica della superficie. La vendita di questi terreni di proprietà di Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) si affianca ad una ricognizione di tutte le terre di proprietà di Demanio, Ismea, comuni, province e altre istituzioni pubbliche, come documentato da un articolo de La Stampa, che verranno messi in vendita con le stesse finalità. Come fare per comprare il terreno agricolo?Mandare la propria candidatura per l’acquisto dei terreni è possibile sia per chi è già imprenditore agricolo che per chi ancora non lo è: in questo caso sarà necessario iscriversi come imprenditori, ma per i primi tre anni ci sarà l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali. Sono previste anche altre agevolazioni per chi ha meno di 40 anni, quale l’accesso a mutui a tasso agevolato. Gli investimenti potranno contare su prestiti a tasso zero (Macchinari e stalle, per esempio) e a questo si aggiungano i finanziamenti europei che sono aumentati del 25%. L’Italia è il Paese con il maggior numero di piccole imprese agricole condotte da under 35, oltre cinquantamila, il primo in Europa: puntare sul settore potrebbe non essere una scelta sbagliata. Così arriva anche il bando 2017 per il nuovo insediamento di giovani in agricoltura, accessibile anche da chi intenda acquistare un’impresa agricola con mutui a tasso agevolato, con una parte destinata alle zone terremotate: Favorire il ricambio generazionale in agricoltura, sostenendo i progetti presentati da giovani agricoltori: è questo l’obiettivo del “Primo Insediamento Ismea”, lo strumento che offre mutui a tasso agevolato ai giovani di età compresa tra i 18 e i 40 anni che si insediano in agricoltura e che intendono acquistare una azienda agricola. Per il bando 2017, il budget che l’Ismea mette a disposizione è di 65 milioni di euro, di cui 5 milioni destinati esclusivamente ai giovani che si insediano in agricoltura nei comuni interessati dal sisma nel 2016. Le domande di accesso al bando potranno essere presentate sul portale dell’ISMEA a partire dalle ore 12,00 del 28 marzo 2017 fino alle ore 12,00 del giorno 12 maggio 2017. Nel 2016 sono stati 96 i nuovi giovani imprenditori agricoli finanziati dall’ISMEA, provenienti da 15 regioni diverse. Gli ettari interessati al finanziamento agevolato sono stati 3.217, con una media aziendale di 33,51 ettari. Certo, è ancora presto per dire se dietro questa ‘vendita’ di terreni per migliaia di ettari ci sia un progetto vero di sviluppo agroalimentare o se si tratti dell’ennesima privatizzazione per fare cassa o, peggio ancora, per favorire un uso dei terreni non consono con quello dichiarato. Del resto l’Italia è un Paese con percentuali altissime di consumo di suolo e il più delle volte si tratta proprio di terreni agricoli trasformati in cattedrali del cemento, ma se mai si comincia, mai si parte!

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