Licenziamenti, sfratti, precarietà basta austerità!

ANCONA. Un gruppo di militanti dei centri sociali delle Marche, di Prc, Pdci, Sel, No Tav e anarchici del Fai hanno dato vita ad Ancona ad un corteo contro le politiche del Governo, oggi presente in città con il premier Letta e alcuni ministri per il vertice Italia-Serbia. Aperto da uno striscione con la scritta ”Licenziamenti, sfratti, precarietà basta austerità“, il corteo è partito dal quartiere Archi tentando di raggiungere la sede della Regione, dove si svolge il vertice, ma é stato bloccato dalla polizia in Piazzale Italia. Alcuni dei manifestanti hanno tentato di sfondare il cordone di polizia in Piazzale Italia per far proseguire il corteo alla volta della sede della Regione Marche durante il vertice. I poliziotti, in assetto antisommossa, hanno respinto il tentativo. Un gruppetto si è staccato dal corteo e ha ‘isolato’ un blindato delle forze dell’ordine in corso Carlo Alberto, prendendolo a calci. Tafferugli tra manifestanti e agenti per la strada. Poi tutto è rientrato nella norma.
MILANO. Un centinaio di antagonisti ha occupato nel primo pomeriggio la sede della Borsa, nell’ambito delle mobilitazioni in vista della manifestazione di Roma del 19 ottobre. Cartelli, striscioni e megafoni in piazza Affari per protestare contro “la mancanza del lavoro e l’arroganza delle istituzioni”.
ROMA. Singolare iniziativa del gruppo Avaaz che ha protestato in biancheria intima difronte al Senato per chiedere l’abolizione del voto segreto in Aula. Che non avessero niente da nascondere era abbastanza chiaro. Ma, per sgombrare il campo da ogni dubbio, hanno preferito presentarsi nudi davanti al Senato dove hanno protestato contro il voto segreto. Così, una decina di attivisti di Avaaz, organizzazione che ha lanciato una raccolta firma on line presentando una petizione firmata da 81 mila 324 cittadini a supporto della iniziativa del Movimento 5 Stelle per abolire il voto segreto, ha presidiato Piazza delle Cinque Lune in biancheria intima. A coprirli solo dei cartelli, inequivocabili: “Non abbiamo niente da nascondere e tu senatore? Stop al voto segreto!” Pochi i dubbi su chi sia il senatore in questione: Silvio Berlusconi. La richiesta di Avaaz, infatti, è rendere ogni voto palese da subito, a partire proprio dalla discussione sulla decadenza del Cav. Per il momento nessuna decisione per ora sul voto palese o meno per la decadenza di Silvio Berlusconi. La Giunta per il regolamento del Senato tornerà a riunirsi il 29 ottobre.

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