L’handicap di nascere con 37.000 euro di debito pubblico.
Governi che vengono nominati per riscuotere le tasse nel nome di un debito pubblico che, nonostante le politiche di lacrime e sangue impose dalla Ue, non accenna a diminuire, tutt’altro. I tassi d’interesse sono da usura, ma questo che nella norma viene considerato un reato, non si configura come tale quando a praticarlo sulla pelle dei cittadini è il monarca assoluto. Non appena veniamo alla luce abbiamo già un debito pro-capite di svariate migliaia di euro gravanti sul diritto di nascita, e da adulti nessuna possibilità di gestire il bilancio familiare, perché stai già in bolletta, sei già nato col marchio di fabbrica del debito pubblico! Molto spesso, infatti, sentiamo dire che ogni italiano, appena nato, eredita un macigno sulle spalle che varia a seconda dei periodi storici e che in questo momento si attesta intorno a 37mila euro. Il calcolo che viene eseguito è il seguente: debito pubblico/popolazione. Quindi se dividiamo 2.215.000.000 per 60.000.000 otteniamo circa 37mila euro. Insomma, ciascun italiano, anche quello che sta nascendo in questo momento, ha un debito pubblico di 37mila euro. Una sorta di onta, di peccato originale con cui convivere fino al giorno in cui andrai in paradiso e il debito pubblico, almeno nell’aldilà, si spera che non ci sarà più! Forse è proprio per questo che piangi appena nato! Ma, questo è il prezzo della democrazia, ti dicono i soloni dei talk show: sei libero di pensare, di scrivere, di parlare, persino di dissentire, tanto il debito resta sovrano e il polo bue!
Questo non è il prezzo della Democrazia, questo è ilprezzo della Bancocrazia, ovvero lo strapotere delle banche centrali:BCE,….