Lettera aperta di Emanuele Monti al Premier: “Conte non si è nemmeno fatto vedere in piena emergenza”.

di Redazione. “Gentile Avvocato Conte, per favore ci lasci almeno lavorare. E se proprio vuole dare una mano, venga a rimboccarsi le maniche insieme a noi, anziché pontificare dall’alto del suo palazzo”. Emanuele Monti, Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia e Consigliere regionale della Lega, scrive una lettera aperta al premier Conte. Una lettera dove rimarca la propria indignazione per le parole del Presidente del Consiglio, il quale “anziché schierarsi e solidarizzare con i cittadini italiani in questo momento difficile, facendo tutto il possibile per aiutare gli amministratori della Lombardia e delle altre Regioni che si stanno prodigando per gestire l’emergenza, si permette di distribuire presunte colpe che non esistono”.

“Gentile Avvocato Conte – recita la lettera aperta – per favore, qui stiamo lavorando seriamente da giorni per contenere un virus che è arrivato in Italia, soprattutto grazie a politiche miopi quali le vostre che il 29 gennaio davano dei razzisti ai nostri senatori della lega che chiedevano la quarantena per chi tornava dalla Cina. Politiche ideologiche che denunciavano la richiesta di Zaia e Fontana nel voler estendere la quarantena ai minori, anche lì eravamo ignoranti razzisti e fascisti”.

“Ora l’Avvocato Conte che in questi giorni avrebbe potuto almeno venire qui in Lombardia, a dare una mano, a lavorare come tutti noi per la salute dei cittadini italiani, pontifica dal suo ufficio romano. Un posto che ricopre non certo perché sia mai stato votato, Avvocato Conte, e che anche per questo dovrebbe riconoscere all’Italia e agli Italiani un doppio debito di riconoscenza. Quel debito, caro Avvocato, che muove la coscienza di tutti noi amministratori lombardi di qualsiasi livello istituzionale, quel debito che da giorni non ci fa dormire, non ci fa stare con le nostre famiglie, pur di riconoscere ai lombardi l’onore di rappresentarli e il dovere di difenderli”.

“Lei, Avvocato Conte, consigliato magari dall’ex grande fratello Rocco Casalino pensa di sparare balle a caso, attaccare i nostri medici e la nostra sanità che grazie a Dio esistono e stanno facendo i miracoli mentre lei punta il dito e farnetica addirittura commissariamenti. Vuole un consiglio da un umile servitore del nostro paese? Si tolga la giacca, si rimbocchi le maniche e venga qui a lavorare come tutti noi. Porti contributi economici ad un sistema che traina il Paese ed è oggi in grande allarme e difficoltà. Porti medici, ricercatori ed infermieri per aiutare chi da giorni lavora senza pausa. Porti almeno delle mascherine e dell’amuchina da distribuire negli ospedali. Tutte queste cose, lei Avvocato Conte in quanto Premier italiano le può e le deve fare. Non aspetti di andare da Barbara d’Urso ad aggiornare noi Lombardi su quanto pensa di essere bravo ed intelligente ma venga qui con noi a lavorare. Sono sicuro che così servirà al meglio il popolo italiano in questo momento così difficile!”.

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3 Responses

  1. cinzia m ha detto:

    Quando l’emergenza è Nazionale è il GOVERNO che deve farsene carico! Per quanto riguarda l’ERRORE MEDICO non c’era stat nessuna direttiva da parte dell’OMS e del Ministero della Sanità: se dovevano mettere in QUARANTENA uno con il raffreddore – in tempi non sospetti di Covid-19 – allora avrebbero dovuto farlo per 30milioni di italiani raffreddati o col mal di gola. Siamo seri per favore, almeno nelle emergenze!!!

  2. roberto b ha detto:

    Scusate, non eravate forse voi (lombardi) a chiedere maggiore autonomia? Ora che siete in difficoltà chiedete aiuto allo stato? E’ o non è la sanità una prerogativa esclusiva delle regioni? E’ vero o non è vero che il primo caso di coronavirus si era presentato al pronto soccorso di Codogno per ben due volte è stato mandato a casa? E’ stato o no un errore aver mandato a casa l’indiziato a infettare centinaia di persone? L’ospedale di Codogno fa parte integrante della regione lombardia che si attribuisce il merito di essere la migliore sanità, se questo è un esempio poveri noi.
    un saluto roberto b

  3. GinoBA ha detto:

    …non è venuto perchè non ha trovato neppure una mascherina!

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