Salerno-Reggio Calabria: l’opera buffa che fa ridere tutto il mondo!

Da Amintore Fanfani a Matteo Renzi, la Salerno-Reggio Calabria resta il simbolo dell’Italia che non cambia mai verso, di un Paese che non riesce ad uscire dal tunnel del fantozzismo. Oltre mezzo secolo di “lavori in corso” per un opera pubblica che ancora non c’è, che è rimasta incompiuta e la cui storia è costellata di cantieri che si sa quando aprono, ma non quando chiudono, di strettoie, interruzioni e continui cambi di corsie, di improbabili sali e scendi, di appalti truccati, di tangenti, di infiltrazioni mafiose e poi di indagini,
inchieste, incidenti e tanti, tanti morti, troppi! Alla cerimonia per l’abbattimento dell’ultimo diaframma della Salerno-Reggio Calabria, a Mormanno, il “premier senza voto” si presentò all’inaugurazione in pompa magna, come il salvatore della patria, come se la realizzazione di quel tratto stradale dovesse essere la prova provata che con lui al comando l’Italia aveva ripreso a… funzionare! Purtroppo, non sta andando così e l’eco delle risate dei giornalisti stranieri per quello spot presidenziale riecheggia ancora oggi. La magistratura ha messo i sigilli su quella strada maledetta e senza fine, fatta di scandali e ruberie, di ritardi e inefficienze che stanno tutte lì a testimoniare un’Italia incapace di darsi una mossa e di scrollarsi di dosso il malaffare! La procura di Vibo Valentia chiude al traffico la “galleria killer” e quel tratto di autostrada accusato di gravi difetti di progettazione nei lavori di ammodernamento, difetti strutturali che hanno provocato ripetuti incidenti stradali in cui hanno perso la vita 5 persone, solo negli ultimi mesi. I familiari di quelle vittime piangono i loro cari. Il resto del mondo continua a ridere dell’Italia. Benvenuti al Sud! Benvenuti nell’Italia di Matteo Renzi!

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