Lega-M5s. Tira e molla anche sul caso Siri, ma alla fine la corda si spezza!

di Redazione. Botta e risposta sul caso Siri tra i due vice premier.
Di Maio: “Il presidente del Consiglio dovrebbe spingere Siri alle dimissioni. E lo farà, ne sono sicuro. Questo attaccamento alla poltrona non lo capisco. Gli abbiamo chiesto un passo indietro. Continui a fare il senatore”.
Salvini: “Siri resta dov’è. Io di pazienza ne avrei, ma la gente si avvicina e mi dice: Ti attaccano sempre, perché non rompi?”.

Alla fine della commedia a ‘rompersi’ saranno gli italiani che non ne possono più di questo tira e molla, di questo governo che, fin dal suo primo vagito dopo un parto travagliato, è sempre rimasto appeso ad un filo.
Un sottilissimo filo teso tra due forze politiche opposte e contrapposte per le ragioni più volte espresse. Litigano su tutto, ma poi – per non perdere la poltrona – fanno pace il giorno dopo.

E su questi litigi speculano detrattori e gufi per portare Salvini dalla parte di Berlusconi e della Meloni e i 5stelle dalla parte di Zingaretti e compagni per mettere sù un altro governo.
Gli animi si scaldano quando Di Maio e Salvini sembrano prossimi alla crisi, ma poi si raffreddano quando ritornano insieme.

Nel frattempo le opposizioni non propongono nulla di nuovo e di alternativo all’attuale governo.

Molto probabilmente la resa dei conti tra Lega e 5stelle avverrà il giorno dopo il voto europeo e non oltre il prossimo autunno, quando in manovra finanziaria ci dovranno dire dove andranno a prendere i soldi per pagare il debito pubblico, le clausole di salvagurdia sull’Iva e le tante, troppe e costose promesse elettorali.

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6 Responses

  1. Matteo Salvini ha detto:

    Ringrazio le forze dell’ordine e la magistratura perché è in corso la chiusura di tre cannabis shop a Macerata, Porto Recanati e Civitanova Marche. Da oggi comincia una guerra via per via, negozio per negozio, quartiere per quartiere, città per città. Gli spacciatori non li voglio, la droga fa male. Meglio un uovo sbattuto. Sono sicuro che il ‘modello Macerata’ può essere replicato con successo in tutta Italia, oggi stesso manderò una direttiva con questa indicazione. Complimenti al questore e alla magistratura, lo Stato dimostra di non essere complice di chi vende prodotti che fanno il male dei nostri figli.

  2. Luigi Di Maio ha detto:

    Dopo aver messo in panchina il sottosegretario della Lega Armando Siri, indagato per corruzione in un’inchiesta dove c’è di mezzo anche la mafia, come chiedeva il MoVimento 5 Stelle, scorgo un po’ di nervosismo da parte di qualcuno e mi dispiace. Mi sorprendono le provocazioni che la Lega ci sta muovendo contro in queste ore, ma credo facciano parte di una precisa strategia per cercare di riprendere consenso creando lo scontro su temi divisivi per la popolazione.

  3. NoStreaming ha detto:

    Scontro a porte chiuse tra i 5 Stelle e il Carroccio sulla revoca dell’incarico del sottosegretario. Alta tensione nel governo, ma niente “diretta streaming”! Dov’è finita la trasparenza dei 5stelle?

  4. P. Cirino Pomicino ha detto:

    Luigi di Maio parla sempre di legalità dimenticando che è vissuto per anni in una famiglia che viveva nella illegalità per abusi edilizi e per occupare in una società, di cui Gigggino era azionista, lavoratori in nero. Onesta ’onesta’ quanti delitti nel tuo nome.

  5. roberto b ha detto:

    Una volta si diceva “tra galantuomini basta la parola”. Ora questi tre ( Salvini, Di Maio e Conte)che di parole e anche di bugie ( sono 600.000, sarà un anno bellissimo ecc..) ne hanno una bella lista come si fa ha crederci? E’ vera la frase di ieri o quella di oggi o forse quella di domani? Tra galantuomini basta…….
    un saluto roberto b

  6. bea ha detto:

    Il sottosegretario leghista Armando Siri indagato per corruzione non deve dimettersi come pretendono i 5stelle, perché sarebbe come far prevalere il principio di colpevolezza su quello di innocenza e alla fine ancora una volta sulla politica vincerebbe la logica delle procure.

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