Leadership.
di Giacomo-TO. Nel mondo animale, prendiamo i lupi, il capobranco mangia la metà e lavora il doppio. Questo è un esempio di leader.
Nel mondo politico, soprattutto italiano, vale il detto “comandare è meglio che f….re”.
I grandi condottieri come Flavio Ezio, Aureliano, Cesare… vivevano e mangiavano con i loro soldati. Facevano la loro vita e rischiavano come loro.
Per dirigere gli altri è fondamentalmente servire e non farsi servire.
Fintano che in Italia la politica sarà vista come un mezzo per fare carriera, guadagnare e farsi chiamare ‘Onorevole’, non andremo da nessuna parte.
Mi è molto piaciuto il post di Giacomo-TO.
Non capisco le critiche che dimostrano pochissima conoscenza con la Storia.
Carissimo Gastone Moliero, apprezzo la tua difesa d’ufficio, ma di quale affermazione scientifica vai blaterando? Il potere logora chi non ce l’ha e governare è meglio che…. altro che i Cesari vivevano coi loro soldati e condividevano la stessa vita. Purtroppo la madre degli ignoranti è sempre in cinta!
-Nel mondo animale, prendiamo i lupi, il capobranco mangia la metà e lavora il doppio. Questo è un esempio di leader-.
L’articolo di Giacomo si basa su questa scientifica affermazione che non può essere contestata ed infatti non lo è stata!!!
Sono stati citati 3 generali romani, non la società romana!!!
La società romana era quello che era ma Giulio CEsare – Aureliano e Flavio Ezio vivevano coi loro soldati e condividevano la stessa vita. Purtroppo IGNORARE è normale come è normale criticare a vanvera.
Anche oggi i nostri politici scelgono tutti di stare con il popolo, proprio come facevano i cesari per conquistare lo scettro. Ma poi una volta eletti se ne fregano dei plebei e pensano a intascare soldi, privilegi e benefit di ogni tipo. Passano i secoli, i millenni, ma non l’avidità e l’egoismo umano, oggi come ieri!
Andate a studiare prima di parlare. I Cesari vivevano nel lusso e tra mille conforti. Non risulta da nessun testo che gli Imperatori di Roma vivessero nelle “case popolari” e che dividessero i pasti con i poveri. E per quanta battaglie navali e terrestri loro, gli Imperatori, restavano nelle loro residenze imperiali ad attendere l’esito della battaglia e quelle poche volte che vi hanno preso parte l’hano fatto tenendosi sempre a debita distanza, sopra un bel promontorio a godersi la vista. A prendersi poi gli onori della vittoria oppure a darsela a gambe in caso di sconfitta!
Se i critici avessero letto la biografia di Cesare non scriverebbero tante stuopidaggini.
Cesare era un patrizio che scelse di stare con i plebei.
In battaglia Cesare indossava un mantello rosso per attirare su di sè i nemici.a vita
Aureliano rischiava ln BATTAGLIA per recuperare un ferito od un morto.
Flavio Ezio riusciva a sconfiggre Attila ai Campi Catalaunici.
Giacomino la Storia la conosce Nando e SPQR di Storia antica sanno poco, ma molto bravia criticare.
Caro Giacomo-To, non mi risulta che Giulio Cesare o Augusto Imperatore mangiassero asseme al popolo, alla servitù e alla truppa. Mi ricordo, invece, che nell’Impero Romano c’erano patrizi, plebei e schiavi…
Ma che libri di storia ha letto Giacomino? I Cesari che vivevano come i loro soldati? Ma per favore no diciamo certe stupidaggini!
I nostro on. all’estero forse dico forse farebbero gli USCIERI col massimo rispetto per quella categoria professionale
E’un ragionamento logico quello di Giacomo-TO.
Peccato che la classe politica italiota da quell’orecchio non ci senta.