Le Province? A volte ritornano.
In Italia c’è la fame vera, quella di chi non sa come arrivare a fine mese, e quella delle poltrone! Tant’è che i partiti fanno dietrofront sull’abolizione delle Province.
Dopo anni in cui, da più parti, questi enti intermedi sono stati considerati inutili, se non addirittura dannosi, e soprattutto costosi, dopo anni di confusione istituzionale, perché nessuna legge strutturale ha governato il cambiamento, per cui le Province hanno continuato ad esistere sia pure senza finanziamenti, con commissari straordinari e con competenze limitate e poco chiare, adesso tutte le forze politiche sembrano aver riscoperto il loro ruolo.
Tanto che sono ben sei i disegni di legge, praticamente di tutti i gruppi, depositati in commissione Affari costituzionali del Senato che ripropongono una sorta di “ritorno al passato”, ovvero l’elezione diretta dei presidenti delle province, dei sindaci metropolitani e dei componenti dei consigli provinciali e metropolitani.
Oltre ai primi due ddl presentati dal senatore di FdI Marco Silvestroni e dal capogruppo della Lega Massimiliano Romeo, ci sono le tre del Pd firmate, rispettivamente, da Bruno Astorre, Dario Parrini e Valeria Valente.
IL RENZI ha voluto togliere al POPOLO il voto sulle province, sarebbe ora che il POPOLO tornasse a votare per le Provincie.
Sono favorevolissimo al ritorno all’ELEZIONE dei Cponsigli Provinciali