La Scuola non può mai essere sostituita dalla tecnologia perché è il luogo in cui… di Geltrude Tudisco

di Geltrude Tudisco. Il difficile momento storico che l’inquilino della Terra sta vivendo, induce a fare una profonda riflessione: molte volte disposto a prevalere sugli altri, l’uomo odierno è sempre più “forzuto” per affermare se stesso e le sue ideologie sui deboli, ha sempre meno bisogno di autocritica e sempre più certezza che un ruolo di Grande Responsabilità non abbia mai bisogno di competenza o di esperienza!

Tecnologico a dismisura, sempre più capace di far galleggiare possenti navi, di far volare pesantissimi aerei, di vivere nello spazio, di comunicare a distanza, capace persino di mettere anche oggi in Croce un Uomo di nome Gesù perché la Sua Parola limita la sua libertà, oggi si ritrova chiuso in casa, tenuto in ostaggio da un virus invisibile, ancor più “incoronato”, da far invidia alle più terribili pandemie del passato. Che tristezza!

Programmi televisivi e telegiornali, con toni sapientemente e volutamente allarmistici, anzi, terroristici a dismisura, gli fanno compagnia, incessantemente lo informano e gli trasmettono numerose immagini di morte per farlo stare in casa, per proteggergli il corpo dalla malattia mentre impietosamente gli devastano l’anima e la mente. Eppure, Qualcuno ha dato all’uomo l’intelligenza e la “parola” per comunicare adeguatamente con l’altro, per esporre i problemi suscitando nell’altro la speranza, la pazienza, l’ottimismo e non la malinconia, le depressioni e terribili rivolte!

La “Donna” in grado di far sapere all’uomo odierno che sulla Terra esiste anche la gioia e il sorriso è la Scuola, che con la Sua necessaria e indispensabile autorevolezza, ha l’obbligo di dirgli alcune cose di fondamentale importanza: che l’interiorità umana, non avendo una struttura ossea è molto fragile, che le pandemie hanno da sempre accompagnato la vita dell’uomo, che il Nord e il Sud del Paese sono posti diversi, ma altrettanto belli e con la stessa importanza, che mettersi al servizio degli altri con le proprie competenze è un dovere, che il rispetto si deve sempre ad ogni altro perché l’altro non è mai “altro”, che il lavoro a tempo indeterminato è un diritto, che “destra” e “sinistra sono soltanto parti del corpo o delle cose e che il Merito e la Giustizia sono la vera Forza del Paese.

In virtù di ciò, la Scuola non può mai essere sostituita dalla tecnologia a “lungo termine” perché “Ella” è il luogo in cui l’individuo diventa persona libera, è il luogo in cui l’allievo alimenta l’autostima e l’autonomia di giudizio “leggendo” negli occhi dei docenti e permettendo ai docenti di “leggere” nella sua anima, è il luogo in cui l’allievo impara, con gli esami e con lo sguardo indagatore del docente, a controllare i battiti del proprio cuore, è il luogo in cui l’allievo sente il suo cuore battere all’impazzata durante gli esami di maturità, è il luogo in cui l’allievo gusta l’emozione con la Toga sulle spalle e il Tocco in testa, è il luogo in cui l’allievo capisce il valore di un ragazzo che a soli ventidue anni, e senza compenso alcuno, ha dato la sua vita e Vita a un Inno per fare l’unione del Paese, è il luogo in cui l’allievo comprende che l’uomo diventa “capitale umano” solo con lo studio, con l’impegno e con la buona volontà, è il luogo in cui l’allievo impara che la parola “Potere” deve essere sempre usata come verbo e mai come sostantivo per creare benessere comune, per fare progetti comuni, per far tornare di moda una parola che da tempo è stata accantonata per parlare sempre più di morte: Futuro, proprio quella parola straordinaria che è sinonimo di vita, che fa abbassare i toni, che crea fratellanza, che alimenta progetti e idee ambiziose, che fa del Paese il Bel Paese!

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11 Responses

  1. Valeria C. ha detto:

    Ma chi l’ha detto che il diploma è un titolo che non serve a nulla? Certo che serve eccome! Quel che non serve è l’esame di maturità che andrebbe abolito. Il ciclo dei cinque anni dovrebbe terminare al quinto hanno con il conseguimento del diploma a e con un giudizio o voto finale espresso dai professori degli studenti che conoscono i ragazzi meglio di qualsiasi commissione esterna, profumatamente pagata con i soldi dei contribuenti.

  2. Mery Ferro ha detto:

    Leggere i commenti di persone che vogliono abolire gli esami di maturità mi ha fatto rabbrividire. Io ho dato l’esame di maturità più di vent’anni fa, i computer non esistevano quindi avevo i miei libri, i miei appunti e le fotocopie degli argomenti che avevo intenzione di portare tutte preparate dai professori. Abitavo in un appartamento vecchio senza condizionatore quindi studiavo con due ventilatori su un tavolino nella camera dei miei genitori che era esposta a nord quindi era ombreggiata tutto il pomeriggio. Considerando come erano messi i miei genitori quando loro dovevano studiare per la maturità, io stavo di lusso. Sono state settimane stressanti, ma nessuno è morto per questo e non abbiamo avuto problemi né di salute né economici né di altro tipo per un esame di maturità, né io , né i miei genitori, né i miei nonni quando mia mamma e mio papà studiavano per gli esami di maturità.
    Quindi perché abolire gli esami di maturità ? Un titolo di studio può anche non servire per chi va all’università quindi fino alla laurea non cerca lavoro, ma può servire a chi non va all’università quindi deve cercare lavoro.

  3. cinzia leone ha detto:

    Non sarà un mese in più di quarantena a “turbare!” la socialità dei nostri ragazzi! Prima la salute e la sicurezza e dopo tutto il resto!

  4. Marco RM ha detto:

    Cara Mery Ferro, sono uno studente di liceo e quest’anno dovrei fare gli esami di maturità, non so bene ancora se, come e quando! Ma so una cosa: preferisco rimanere a casa fino a giugno per prepararmi alla maturità e sostenere l’esame in presenza presso la mia scuola.

  5. Anna Rita ha detto:

    Abolire l’esame di maturità sarebbe cosa buona e giusta, Cara la mia Mery Ferro! Questo non c’entra niente con la formazione universitaria, con il conseguimento della laurea e la discussione della tesi!

  6. Mery Ferro ha detto:

    È stato abolito l’esame di quinta elementare e sono d’accordo per l’abolizione dell’esame di terza media. Ma per quanto riguarda l’abolizione dell’esame di maturità, no, non sono d’accordo. Il voto dell’esame di maturità è importante per accedere al mondo del lavoro tramite concorsi ed anche per capire quale è la propria strada. E poi se adesso aboliamo l’esame di maturità, un domani che faremo ? Aboliremo anche le lauree e metteremo gli studenti di medicina nelle sale operatorie, gli studenti di ingegneria nelle costruzioni e ristrutturazioni di edifici, gli studenti di giurisprudenza nei tribunali, ecc ecc ? Ragioniamo invece di parlare a vanvera.

  7. Valeria Ventura ha detto:

    L’ultimo anno di un intero ciclo scolastico andrebbe concluso come i precedenti ovvero con lo scrutinio finale, senza esami: promossi o bocciati, punto e basta!!!???

  8. Giusy BO ha detto:

    Cara Mery, se fossimo un paese serio questa sarebbe l’occasione per abolire gli esami nella scuola dell’obbligo, ma soprattutto per abolire anche gli esami di maturità: uno stress inutile e costoso per gli studenti e per le loro famiglie!

  9. Mery Ferro ha detto:

    Se in maggio non si vuole riaprire, ok, tutto chiuso fino alla fine dell’anno scolastico. Ma gli studenti di terza media e quinta superiore secondo me devono rientrare in maggio per poter preparare gli esami perché la preparazione per gli esami non può avvenire online come una videolezione o un compito a casa. Per quanto riguarda settembre, è giusto riaprire e permettere a tutti di rientrare. Se continuate a tenere dei bambini e dei ragazzi chiusi in casa davanti ai PC e altri dispositivi, come impareranno a stare al mondo e rapportarsi con gli altri ? La quarantena non è eterna, prima o poi si riprende la vita sociale e i bambini e i ragazzi sono quelli che devono imparare a stare in mezzo agli altri e costruire una vita sociale. Ed è adesso il momento.

  10. Mery Ferro ha detto:

    Se in maggio non si vuole riaprire, ok, tutto chiuso fino alla fine dell’anno scolastico. Ma gli studenti di terza media e quinta superiore secondo me devono rientrare in maggio per poter preparare gli esami perché la preparazione per gli esami non può avvenire online come una videolezione o un compito a casa. Per quanto riguarda settembre, è giusto riaprire e permettere a tutti di rientrare. Se continuate a tenere dei bambini e dei ragazzi chiusi in casa davanti ai PC e altri dispositivi, come impareranno a stare al mondo e rapportarsi con gli altri ? La quarantena non è eterna, prima o poi si riprende la vita sociale e i bambini e i ragazzi sono quelli che devono imparare a stare in mezzo agli altri e costruire una vita sociale.

  11. Matteo Renzi ha detto:

    Da giorni insisto sulla #scuola. Gli esami vanno fatti, sul serio. E se davvero hanno deciso che si tornerà sui banchi a settembre utilizziamo questo tempo per mettere a posto le scuole, senza burocrazia. I soldi ci sono, serve la volontà politica. Proviamoci tutti insieme!

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