Quando l’Olanda e la Francia affossarono la Costituzione europea.

di Attilio Runello. Nel 2004 i paesi che facevano parte dell’Unione europea volevano darsi una carta fondamentale, una Costituzione ed elaborarono un testo su cui avevano trovato l’accordo. Erano appena entrati dieci nuovi paesi e l’allargamento lo si vedeva come un successo.

Questo testo metteva in risalto uno dei principi cardine dell’Unione, che col tempo è caduto nel dimenticatoio: quello della sussidiarietà. Il principio di sussidiarietà prevede che le decisioni vadano prese da quelle istituzioni che sono più vicine ai cittadini e solo quando questi non riescono interviene l’Unione.

“In virtù del principio di sussidiarietà, nei settori che non sono di sua competenza esclusiva, l’Unione interviene soltanto se e nella misura in cui gli obiettivi dell’azione prevista non possono essere sufficientemente raggiunti dagli Stati membri, né a livello centrale né a livello regionale e locale, ma possono, a motivo della portata o degli effetti dell’azione in questione, essere meglio raggiunti a livello di Unione”.

Per quanto riguarda i diritti fondamentali si fa riferimento alla “salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali e risultanti dalle tradizioni costituzionali comuni agli Stati membri”. Il motto doveva essere quello della “unità nella diversità”.

Questo testo costituzionale che chiaramente lasciava molto spazio alle sovranità nazionali venne affossato da due soli paesi: Olanda e Francia.

Successivamente venne approvato il trattato tuttora in vigore che prevede meno spazio per le diversità nazionali e l’articolo 2 di questo trattato è quello che l’Ungheria avrebbe violato, come contestato dal premier Draghi. Come sempre la questione è prevalentemente politica e vengono usati due pesi e due misure a livello di Stati.

Possiamo chiederci come mai quando il governo spagnolo ha messo in galera i promotori dell’indipendenza catalana nessuno in Unione Europea ha avuto nulla da obbiettare? La Spagna ha reagito al referendum che sanciva l’indipendenza di quella regione in modo non molto diverso dalla Cina a Hong Kong? E non ha violato nessun diritto? In Italia un referendum che modifichi i confini è vietato dalla Costituzione. E gli altoatesini non lo farebbero volentieri per andare con l’Austria?

Questi diritti negati non hanno spazio: lo spazio è solo per i migranti e le comunità Lgbt. Due pesi e due misure per l’appunto.

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