La scissione dei 5Stelle è meno drammatica di come ce la raccontano.
di Gaetano Pedullà. Ripresa la funzione dell’udito dopo due giorni di campane a morto per la prematura dipartita dei 5 Stelle – con i giornali e le tv che li hanno sempre massacrati a contendersi il primato di chi ne abbia previsto da più tempo il decesso – la scissione nel Movimento si rivela meno drammatica di quanto ce la raccontino.
Conte ha perso più di sessanta parlamentari e due eurodeputati, ma qualche ex potrebbe rientrare presto, oltre a Di Battista, soprattutto tra gli espulsi da chi oggi è a sua volta in altri lidi. Di Maio e i suoi continueranno a sostenere le politiche grilline nel governo, così come Conte, il primo più a contatto con Draghi e il secondo maggiormente libero di incalzarlo, pur senza innescare una crisi che in mezzo a una guerra e alla gelata dell’economia non aiuterebbe nessuno.
La sofferenza che undici milioni di italiani hanno chiesto ai pentastellati di portare in Parlamento – dal grido d’aiuto di chi non ha niente, all’Ambiente, al presidio dell’onestà in politica, al taglio degli sprechi nella spesa pubblica – è sempre tantissima, e ha bisogno più che mai di essere rappresentata.
Per questo scissioni, ritorni e nuovi abbandoni pesano sulle dinamiche del Palazzo ma non sulla missione di fondo di una forza politica che ha fatto tanto e ancora di più ha da fare.
Certo, restare uniti avrebbe aiutato, ma coprendo di insulti Conte (di meno) e Di Maio (di più) come sta accadendo sui Social si dà ragione ai soloni che sputano su tutto ciò che viene dal Movimento, e soprattutto si frena un’opera che uniti o divisi i 5S hanno ancora da compiere.
Fonte: https://www.lanotiziagiornale.it/editoriale/i-5-stelle-e-la-fine-presunta/
Una scissione che fa ridere, ecco perchè non è un dramma!
Tra le tracce dei temi della maturità ci sono il Covid e Liliana Segre. Non sorprende che la scuola liberalmarxista sforni in larghissima parte dei depensanti analfabeti senza nessuna coscienza della loro identità nazionale e religiosa. La scuola liberalmarxista è una creazione della massoneria pensata per distruggere le menti. La rinascita dell’Italia non potrà non passare dalla sua demolizione.
SCUOLA DA RIFFONDARE
Cosa stava pensando esattamente Conte ieri quando votava la risoluzione sulle armi in Ucraina? L’ultimo treno per tentare di entrare in Parlamento attraverso le urne anticipate è passato ieri. Conte ieri si è sparato alla tempia. Alla fine della legislatura, anticipata oppure no, non c’è solo la fine della putrescente classe politica “italiana”. C’è la resa dei conti finale.
Ai milioni di italiani:
senza reddito
senza casa
senza futuro
…della scissione del M5S non interessa nulla!!!