Allegri rimane alla Juventus.

di Attilio Runello. I modesti risultati delle ultime dieci partite – dove la Juventus ha accumulato una decina di punti – hanno indotto molti giornalisti a mettere in dubbio la permanenza di Allegri alla Juventus.
Allegri non si è mai pronunciato. Ha sempre risposto con dichiarazioni del tipo “pensiamo alla prossima partita” oppure “pensiamo all’obiettivo di partecipare alla Champions”.
In questo momento è ancora terza la squadra e la Champions la può solo perdere facendosi scavalcare. Lo stesso vale per la partecipazione alla Supercoppa.
Una settimana fa John Elkann parlando agli azionisti ha fatto delle dichiarazioni da cui si capisce che la famiglia vuole continuare a supportare la Juventus, anche se negli ultimi anni hanno dovuto mettere mano di frequente al portafoglio.
Inoltre ha aggiunto che ha piena fiducia in Giuntoli, direttore sportivo, e quindi responsabile del mercato acquisti e vendite, mercato che andrebbe gestito in collaborazione con l’allenatore. Ma nel discorso di Elkann il nome Allegri non è stato fatto.
In questi giorni Giuntoli ha fatto finalmente delle dichiarazioni. La priorità è mettere a posto i conti e Allegri, che ha un contratto ancora per un anno, fa parte del progetto.
E quindi la Juventus che si appresta a iniziare un anno, quello prossimo che potrebbe vederla impegnata in cinque tornei con relativi incassi – ma è noto che si incassa di più se si vince o si ottengono buoni piazzamenti – potrebbe non puntare nemmeno nel prossimo anno allo scudetto o alla vittoria della Champions.
D’altra parte visti i risultati complessivi e nella impossibilità di fare un ampio ricorso al mercato bisogna accontentarsi di quello che si ha, Allegri compreso.
Ad Allegri va riconosciuto il merito di aver accettato una panchina in cui in questi tre anni si sono mandati via i giocatori più costosi sul piano dell’ingaggio e di aver favorito l’ingresso di giovani che provengono dalla primavera o dalle file della Juventus.
Il budget complessivo per 29 giocatori è attualmente di 72 milioni, mentre sino alla gestione pre Allegri Ronaldo da solo costava 30 milioni e De Ligt 15 ogni anno.
A nostro parere comunque un attaccante di quelli che ti fanno una quindicina di gol ogni anno andrebbe acquistato, che sono quelli che spesso fanno la differenza. Anche perché al di là dei tatticismi vince chi fa gol.
Vlahovich ne ha fatti una quindicina. Chiesa otto. Ne serve un altro. Spiace aver mandato via Dybala e Morata.

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