La risposta pacifista europea ai missili di Kim.

di Mauro Guidi. E’ in fase di sviluppo il missile ‘Ariane 6’ progettato per estendere l’accesso garantito allo spazio per l’Europa ad un prezzo competitivo. Funzionerà in due configurazioni, a seconda delle esigenze del cliente: ‘Ariane 6-2’  dotato di due booster, mentre ‘Ariane 6-4’ ne dispone di quattro dove saranno alloggiati i satelliti da collocare in orbita. I primi lanci sono previsti tra la fine del 2020 e la metà del 2021, usando due razzi ‘Ariane 6-2’: la configurazione del veicolo di
lancio di prossima generazione che è più adatto a portare due satelliti di 750 chilogrammi nelle loro orbite a 23222 km di altitudine. In pratica ‘Ariane 6’ proseguirà la realizzazione del programma Galileo, il sistema di navigazione satellitare in Europa, fornendo una gamma di servizi di posizionamento, navigazione e temporizzazione in Europa e nel mondo. Finora i Galileo sono stati lanciati dalla base ESA nella Guiana francese utilizzando il vettore ‘Ariane 5’ che ne trasporta 4, altre volte la messa in orbita dei satelliti in coppia è avvenuta tramite la navette Soyuz. Un nuovo volo ‘Ariane 5’ è previsto per la fine di quest’anno, per aggiungere altri quattro satelliti ai 18 già in orbita che hanno iniziato a funzionare dal 15 dicembre 2016. Questo mese ha visto l’arrivo dei primi elementi del razzo in Guiana francese, trasportato a bordo della nave roll-on/roll-off MN Colibri. Con altri lanci si continuerà a costruire la costellazione di satelliti che migliorerà gradualmente le prestazioni del sistema e la disponibilità in tutto il mondo. La tecnologia europea fornita per servizi utili all’umanità e non per la sua distruzione.

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