La paura della guerra fa svuotare i supermercati.

di Antonello Laiso. Viviamo nell’insicurezza dei nostri tempi, e tale insicurezza non puo’ darci la serenità.  Viviamo già da un bel po’ di tempo con il Covid non ancora debellato ma sotto controllo e poi con questa orrenda guerra alle porte dell’Europa in una paura che non puo’ far altro che stressarci e  renderci più vulnerabili a situazioni di vita familiari e/o lavorative già precarie.

I supermercati delle nostre citta’ sono a corto di alimenti, come in tempo di guerra, introvabili! Il panico, la follia sembrano insinuarsi seppur lentamente nel nostro modus vivendi alterando quei comportamenti di normalità, senza alcun motivo reale, se non altro che quello per  i ricordi passati, quando la guerra non era a distanza di chilometri, come accade oggi in Ucraina, ma ce l’avevamo dento casa nostra!.

Quell’ansia oggi sembra essersi impossessata nuovamente delle nostre vite, e ci porta a fare provviste e scorte alimentari senza alcuna motivazione reale e concreta, ma per la paura di quei terribili ricordi di guerra.
De FilippoIl grande Eduardo De Filippo, maestro di vita artistica e reale, seppe descrivere magistralmente quelle paure in questi meravigliosi versi:
“nun ce’ penzamm chiu’
ma mo’ magnamm e nun pensamm e guaie
nuie ci vulimm gude’ nu poco e pace”

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