La libertà di un popolo.
di Clemente Luciano. Avendo appreso la notizia di un suo necrologio, lo scrittore Mark Twain mandò un telegramma all’Agenzia che lo aveva pubblicato (Associated Press) nel quale, con il suo solito sarcasmo, scriveva: “Spiacente deludervi, ma la notizia della mia morte è grossolonamente esagerata”.
Parafrasando questa frase del grande scrittore americano,si potrebbe dire a tutta quella bella compagnia di giro che Michele Santoro ha radunato al teatro Ghione di Roma e sulla piattaforma televisiva iperpopulista ByoBlu: “Spiacente di deludervi,ma la notizia della morte dell’informazione libera in Italia è grossolanamente esagerata”. Perchè poi è questa la narrazione che vorrebbe accreditare tutta una certa “elite” culturale,giornalistica e universitaria: fino ai ieri sulla pandemia,oggi con la guerra dell’Ucraina. Ma una mente appena appena aperta e libera da pregiudizi non può non rilevare che in nessun paese occidentale come in Italia le tesi più ardite e strampalate sono presenti in ogni talk show, o meglio trash-show, che hanno come protagonisti i personaggi più narcisisti e mattoidi, i complottisti più esagitati, i conduttori più felici di fare caciara per qualche zerovirgola di ascolto in più piuttosto che di dare informazioni attendibili e verificate.
In occasione della guerra, come prima per il vaccino e il green pass, é così cresciuta una bolla mediatica che unisce intellettuali come
Freccero,
In questi giorni circolano in Italia vari sondaggi che rilevano una spaccatura a metà del Paese sull’invio delle armi ai combattenti ucraini.
In realtà la vera bussola d’orientamento dovrebbe sempre razionalmente riguardare i valori fondanti dell’Uomo: la vita e la morte, la libertà e l’oppressione.
E sarebbe anche opportuno un richiamo di Storia,per ricordare che se è vero che le divisioni sul tema della guerra si sono già presentate nei tempi passati,è anche vero che se avessimo seguito Neville Chamberlain e non Winston Churchill,Charles Lindbergh e non Franklin Delano Roosevelt oggi il tanto vituperato occidente non vivrebbe in democrazia ma nella distopia raccontata da Philip Roth nel suo “Complotto contro l’America” o da Philip K. Dick nel suo classico “La Svastica sul Sole” ,opere nelle quali a vincere erano i pacifisti di allora e a dominare il mondo erano nazisti e giapponesi.
E dunque il non fornire armi all’Ucraina,così come la tragicomica compagnia del Teatro Ghione pretenderebbe,sembra assomigliare ad una pax romana,quella pax,cioè imposta da un dittatore con la forza,come appunto la “Pax Augustea” era. La sinistra intellettuale italiana non ha invece mai fatto sentire (tranne rare eccezioni) la propria indignazione sull’invasione sovietica della Cecoslovacchia nel ’68,nemmeno davanti alla torcia umana di Ian Palach. E le richieste di non fornire le armi ad un popolo sovrano che lotta per la propria libertà non pare siano mai state fatte dagli odierni pacifisti italiani, quando l’URSS riforniva di armi il popolo vietnamita che lottava per la propria libertà.
All’epoca in tutto il mondo ogni giorno sì manifestava contro la guerra dell’America in Vietnam. Ed è proprio qui, per Santoro & Co. che é l’inghippo, come direbbe il Sommo Bardo: oggi come ieri un popolo ha diritto a difendere la propria Terra, la propria libertà e la propria indipendenza con le armi, come il Vietnam ieri e l’Ucraina oggi. Punto.
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Il Sig.GRILLO ha creato il M5S e lui stesso lo ha distrutto con le sue mani. Dovrebbe imparare da statisti…
...guarda caso nessuno è stato antifascista per tanti anni, lo sono diventati tutti all'indomani della caduta di Benito Mussolini: a…