Haiti, il terremoto si abbatte sulla miseria.

di Attilio Runello. Haiti è una parte dell’isola di Hispaniola. L’altra parte è occupata dalla Repubblica Dominicana. La popolazione è di oltre undici milioni di abitanti quasi tutti neri, di origine africana. La lingua ufficiale è il francese, ma è parlato da una minoranza.

È stata colpita in questi giorni da un sisma che ha causato quasi duemila morti, migliaia di feriti e senza tetto, strade distrutte.

Il paese che fu il primo ad ottenere l’indipendenza da spagnoli, inglesi e infine francesi combattendo all’inizio dell’Ottocento è oggi uno dei più poveri. Il turismo potrebbe essere una fonte di reddito ma è scoraggiato da innumerevoli episodi di violenza, in particolare rapimento a scopo di riscatto, di cui sono vittima anche i sacerdoti del posto.

Haiti, violenta scossa di terremoto di magnitudo 7.2: almeno 304 vittime e molti edifici crollati - I video - OpenLa gente vive di una agricoltura di sussistenza, mentre le piantagioni sono in mano di pochi.
Parte della popolazione non ha nemmeno l’acqua potabile.
Era già stata messa in ginocchio dal terremoto del 2010 che aveva causato duecentomila morti.
Gli stessi aiuti umanitari sono spesso stati gestiti male.
Un terzo della popolazione è analfabeta.
Adesso i senza tetto si trovano accampati in tende di fortuna e manca cibo e acqua.

Su un piano internazionale hanno rapporti con USA e Repubblica dominicano, paesi verso i quali spesso sono costretti ad emigrare.

Gli Stati Uniti sono a volte intervenuti con i Marines allo scopo di riportale l’ordine, in particolari momenti di caos. Di recente il paese è venuto alla ribalta dei media internazionali per l’assassinio spietato del suo presidente..
La povertà estrema nel paradiso dei Caraibi. Una povertà mitigata dalla presenza delle istituzioni cattoliche, principalmente attraverso scuole. Circa due terzi della popolazione è cattolica.

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