La Giovane Italia s’è desta: “Nessuna fiducia nella casta”!

L’Italia che lavora, che studia, che produce e che paga le tasse più alte d’Europa a fronte dei salari e dei servizi più scarsi del Vecchio continente, non ci sta a pagare di tasca propria e sulla propria pelle un debito pubblico contratto dalla malapolitica e dalle banche! La “Giovane Italia”, quella degli studenti, scende in piazza ad esprimere tutto il proprio malessere! Comincia così l’autunestano caldo delle proteste studentesche con scontri e tafferugli nelle strade, tra cariche della polizia e lanci di fumogeni. Da Roma a Milano, da Torino a Palermo, da Napoli a Livorno il copione è sempre lo stesso: gli studenti, soprattutto delle superiori oltre che dell’università, sfilano in corteo per protestare contro il caro-libri, le banche, la privatizzazione della scuola pubblica e la mercantilizzazione del sapere, ma soprattutto contro i tagli indiscriminati che vanno a colpire sempre i più deboli!!! A Palermo tra gli applausi generali sono state simbolicamente bruciate un centinaio di tessere elettorali sotto lo striscione “Nessuna fiducia nella casta“. “E’ Il nostro modo di dire la nostra sulle elezioni regionali – dichiarano gli studenti del Coordinamento palermitano – ennesima vuota passerella di politici che andrà a riscaldare le poltrone del parlamento regionale senza produrre altro che tagli per il mondo della formazione e sacrifici per i più deboli, mentre per loro aumenteranno sempre privilegi e vitalizi. Molti di noi quest’anno per la prima volta saranno chiamati ad esprimere un voto per le elezioni siciliane. Ecco allora il nostro modo di fare capire che se ne devono andare tutti a casa perché la crisi hanno contribuito a crearla loro politici di tutti i colori. Bisogna rimettere al centro la scuola e invitiamo non solo gli studenti che lo hanno fatto oggi ma tutti i siciliani a scendere in piazza per bloccare l’austerità e le politiche di rigore”.

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