Il vero ‘banco di prova’ del governo non è la riapertura delle scuole, ma la manovra finanziaria.
di Redazione. Ogni volta che c’è un problema questo diventa l’ultimo banco di prova per la tenuta del governo gialloRosso.
E oggi la fatalità del caso vuole che quel ‘banco di prova’ sia proprio quello della scuola, la cui apertura è stata fissata dall’esecutivo per il 14 settembre.
Ma poi, comunque vada per la scuola, qualunque sia l’esito del referendum e delle elezioni amministrative, finirà sempre con il governo saldamente incollato alla poltrona.
Ci vuole ben altro per sancire la fine di questa legislatura, come per tutti i governi che si tingono di ‘rosso’.
Il vero ed unico banco di prova, che aspetta al varco il governo, è quello della prossima manovra finanziaria.
E sarà in autunno, quando l’esecutivo dovrà mettere nero su bianco dove e come andrà a prendere i soldi dalle tasche dei cittadini per ripianare quello che è diventato – certo, anche per il lockdown, ma soprattutto per gravissime colpe e responsabilità politiche – il più pesante debito pubblico della storia repubblicana.
Gentile Elena S. non si ribellamo perchè in Italia la ribellione è praticamente impossibile viste due componenti: Vaticano ed interessi stranieri. L’Italia ha firmato nel 45 una resa senza condizioni, non dimentichiamolo MAI
A pagare in Italia sono sempre i soliti fessi, ma perchè non si ribellano???
I soldi, tutti gli esecutivi nessuno escluso, li prendono da LAVORATORI DIPENDENTI e PENSIONATI.
Stando a studi accreditati: retribuzioni e pensioni in Italia sono ferme al 1982!!!
Milioni di pensionati prendono pensioni per sopravvivere NON DIGNITOSAMENTE.
La Storia ha dimostrato che nè il cebtrodestra, nè il centrosnistra hanno messo mano alla miriade di problemi che dovevano essere risolti.
Una grande presa per il bavero!!!
Quando sono all’opposizione predicano benissimo, quando vanno a prendersi il potere\poltrone, rinnegano tutto, il M5S docet.