Il terremoto in Turchia e Siria è una immane tragedia.

di Attilio Runello. Ogni ora che passa apprendiamo l’aggiornamento sul numero delle vittime, che è enorme.
Si parla di migliaia di condomini crollati, oltre ventimila morti, settantamila feriti, alcune fonti parlano di milioni di senzatetto.
L’area interessata è di oltre quattrocento chilometri.
Il clima invernale è rigido e di notte in molte zone va sotto zero.

Il governo turco ha messo a disposizione cinquantamila tende e altrettanti posto letto.
Ha promesso una ricostruzione e un assegno per le famiglie coinvolte.
La Siria viene da dodici anni di conflitti interni. La zona turca colpita è abitata principalmente dalla minoranza curda, tradizionalmente osteggiata in Turchia.
Le vie di comunicazione sono inadeguate e spesso rese inagibili dall’evento sismico.
Nonostante tutto molto paesi hanno inviato o offerto aiuti o stanno stanziando fondi.
Molte vite vengono salvate, anche dai nostri vigili del fuoco, presenti in luogo. L’ Italia manda anche un ospedale da campo e una nave, la san Marco.
Dalla Siria arrivano le richieste più accorate di aiuto, da terremotati ai quali sembra che manchi tutto.
Per il momento le notizie sembrano frammentarie e forse ci vorranno ancora giorni prima di capire la portata del disastro.

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