Censura cinematografica addio!

di Antonello Laiso. Sono lontani quei tempi quando dovevamo presentarci ai botteghini dei tanti cinema della nostra città con la carta d’identità tra le mani ancor prima di fare il biglietto per quei film vietati ai minori di 14 anni, cui molti hanno fatto storia e sono tutt’ora un cult.

La censura cinematografica infatti venne istituita col fine di impedire spettacoli con contenuti violenti, contrari alla pubblica decenza, al sentimento religioso o civile e col fine di tutelare i minori.

Ricordo ancora impressi nella memoria film che hanno fatto storia, il lontano “Ultimo tango a Parigi”, “L’esorcista”, “Arancia meccanica” ad arrivare al fantastico “Shining”.  
Ora quella censura e’ stata abolita per cui l’arte diventa libera espressivita’ senza limitazioni, senza condizionamenti ma l’arte e’ arte, non può avere limiti questo è noto.
Non di rado vediamo spettacoli teatrali gia’ da tempo nei quali spesso si recita nudi e nei quali alcune scene diventano hot, ma quell’hot e’ arte magari soggetta a critiche, ma arte.
Una legge del genere la salutiamo con piacere a quella evoluzione fisiologica all humus  dei tempi, ma a mio avviso non ne sentivamo ne’ la necessita’ ne’ il bisogno.

Quelle limitazioni  che dovrebbero esistere non solo nel campo cinematografico ora abolite, non si vedono da tanto, ne  in quei spettacoli televisivi demenziali, in cui  sembra si faccia a gara chi ha il perizoma piu piccolo, ne’ in quelli  importanti  come il recente festival cui l’esibizione di un artista ha alzato quel tappeto di polvere che non poche critiche ha destato per giorni.
Una legge che permette quella completa espressivita’ artistica, che  puo’ essere sia pornografica che di violenza, ma in tutti i casi  quella tutela dei minori di quelle scene forti  restera’ un nostro  ricordo nostalgico di quei tempi lontani.

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1 Response

  1. Carla Livera ha detto:

    Condivido tutto con l’ autore,quale censura esiste più?
    Articolo esaustivo ben fatto.

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