Il nuovo leader del cento-destra lo deciderà la gente dopo la vittoria del NO!
in patria pretendendo un lavoro dignitoso, dai più anziani che vorrebbero andare in pensione con le loro gambe e non a settant’anni quando ormai non ce la fanno più, dai lavoratori che visto e considerato che li hanno cacciati dentro questa Europa, senza mai chiedergliene conto, a questo punto reclamano salari europei e non di essere i peggio pagati del Vecchio continente, dalle famiglie rimaste senza welfare, dalle piccole e medie imprese tartassate dal fisco e da tutti coloro che credono sia giusto accogliere i profughi che ne hanno diritto, ma senza spalancare le porte di casa nostra a ‘cani e porci’, senza anteporre gli interessi dei migranti a quelli degli italiani, senza rinunciare alla nostra identità nazionale nel solo nome dell’integrazione e della globalizzazione. Insomma, gli italiani chiedono una società più giusta dove venga ridotta la forbice tra ricchi e poveri, dove il reddito sia redistribuito ed esista un salario minimo garantito. Una nuova classe dirigente che sappia rompere il nefasto schema “la finanza che ordina, la politica che esegue e i media asserviti che propagandano i loro diktat”! I cittadini pretendono dalla classe politica giustizia ed equità sociale, un Paese che conceda pari opportunità, un Paese dove tutti paghino le tasse per quanto dovuto, senza salassare sempre i “soliti fessi”, dove le aziende invece di accumulare ricchezza reinvestano i loro profitti in nuovi posti di lavoro e dove le banche tornino a custodire e prestare soldi, invece di speculare sulla pelle dei risparmiatori. Una società con meno regole, ma stringenti e rispettate da tutti. Questo è il vento che tira da Nord a Sud. Mettersi contro vento significa perdere, coglierlo al volo vincere. Questo l’altro Matteo, Salvini, lo ha capito e non è un caso che a Firenze lui abbia fatto il pienone e da Parisi convengano i soliti quattro gatti. Il nuovo leader del centro-destra non lo si decide nelle segrete stanze, ma a deciderlo sarà la gente: “Il nuovo leader non lo sceglieranno né dentro Arcore, ma neppure a Via Bellerio, sarà votato dal popolo, perché è il popolo ad avere l’ultima parola. Fino al 4 dicembre sarò concentrato sul referendum, ma già dal giorno dopo, dal 5 dicembre, dopo che avrà vinto il NO cominceremo a costruire un futuro di governo”. In bocca al lupo!
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Grazie anche alla nostra Magistratura che NON FUNZIONA
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Il Sig.GRILLO ha creato il M5S e lui stesso lo ha distrutto con le sue mani. Dovrebbe imparare da statisti…
...guarda caso nessuno è stato antifascista per tanti anni, lo sono diventati tutti all'indomani della caduta di Benito Mussolini: a…