Biden e Draghi vogliono la pace o la terza guerra mondiale?

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che usa parole a dir poco ‘forti’ contro Vladimir Putin da quando è iniziata la guerra in Ucraina, apostrofando lo Zar come “criminale di guerra” e“dittatore”

Il presidente del consiglio italiano, Mario Draghi, che gli fa da eco quando ieri davanti ai maxischermi di Montecitorio che ospitavano Zelensky, ha stigmatizzato che “L’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione Europea” e che “dobbiamo rispondere con gli aiuti, anche militari, alla resistenza ucraina”.

Parole, dichiarazione e affermazioni molto forti e poco concilianti che inaspriscono i toni e gettano benzina sul fuoco!

Da osservatori esterni – che non conoscono gli accordi e le strategie dei potenti della terra – restiamo interdetti da questo linguaggio aggressivo e violento che sembra non volere più la pace, ma lo scontro militare, la guerra!

Chi vuole la pace, infatti, resta neutrale, rimane nel mezzo, equidistante tra chi invade e chi si difende dall’invasione.

E questa posizione la mantiene anche se pensa che l’invasore abbia torto marcio. Non gli dà in continuazione del “criminale” e “dittatore”. Come pure si limita agli aiuti finanziari, sanitari, alimentari, umanitari e di ogni altro genere a chi si difende dall’invasione e dalla guerra, ma non s’impegna a fornirgli le armi e gli aiuti militari e magari attende tempi migliori per spalancargli le porte dell’Unione Europea, soprattutto quando sa che tali azioni possono scatenare un conflitto mondiale!

You may also like...

13 Responses

  1. L'italiano ha detto:

    Minzolini si chiede sul suo Giornale: “La domanda che dovrebbero porsi allo specchio quei parlamentari che ieri hanno ascoltato Zelensky a Montecitorio, e magari anche noi: il popolo ucraino è pronto a combattere per salvaguardare la propria nazione, la democrazia e il desiderio di entrare in Europa, noi saremmo capaci di fare lo stesso? O da noi, al di là della retorica di ogni colore, le parole patria, nazione, democrazia hanno perso valore al punto da renderci incomprensibile il coraggio e il sacrificio di quel popolo?”
    LA RISPOSTA dell’italiano medio è PRIMA LA PAGNOTTA!

  2. Rodolfo GE ha detto:

    Ci si preoccupava che Zelensky parlasse al Parlamento italiano con toni da terza guerra mondiale, con similitudini spericolate e invece avremmo dovuto preoccuparci di Mario Draghi.

    Il capo del governo dei migliori infatti ha indossato l’elmetto in un discorso che ha ben poco di politico e molto di retorico. Draghi guida la corsa ad armare Kiev e lasciandosi travolgere dai venti di guerra illude l’Ucraina sull’ingresso nella UE.

  3. LeRose ha detto:

    I PARLAMENTARI HANNO APPLAUDITO A DRAGHI ,IN UNA CHIARA DICHIARAZIONE DI GUERRA,COME QUANDO APPLAUDIVANO TUTTI MUSSOLINI QUANDO CI PORTAVA IN GUERRA.
    LA SITUAZIONE È GRAVE E PARE CHE NESSUNO DEGLI ITALIANI SE NE STIA RENDENDO CONTO!

  4. Paolo B. ha detto:

    Il governo Draghi sta portando il nostro paese in una guerra che non ha niente a che fare con gli interessi del popolo italiano. Una guerra che la stragrande maggioranza degli italiani non vuole. Una guerra che dopo la pandemia ci porterà la carestia.

  5. Luana'88 ha detto:

    Noi italiani siamo come il vaso di terracotta tra vasi di acciaio: destinati ad essere frantumati se solo ci spostiamo di un millimentro!

  6. Falò ha detto:

    Siamo il paese del bengodi dove i ricchi e potenti della terra vengono a VILLEGIARE.
    Restiamo tali e continuiamo a fare i CAMERIERI del mondo che è la cosa che ci riesce meglio, altro che guerre!

  7. Elio FI ha detto:

    Fossi stato in Draghi avrei usato dei toni più diplomatici e meno espliciti, ma tanto quel che dice l’Italia vale meno di zero, altrimenti i russi già ci avrebbero già spedito un bel missile!

  8. filos ha detto:

    Non sono comunista, non sono putiniano, non sono filo-russo… ma chi stabilisce chi ha ragione tra Russia e Ucraina? Non certo la stampa italiana asserervita alle lobby e telecomandata dai potenti!

  9. Giacomo-TO ha detto:

    Ammirevole la presa di posizione del presidente della commissione Esteri del Senato, Vito Petrocelli (M5s) che ha chiesto il ritiro dei Cinque Stelle dal governo definendolo “interventista, che che vuole fare dell’Italia un paese co-belligerante”.

  10. Carletto C. ha detto:

    Ma come si fa a essere neutrali oggi? Oggi è chiaro chi aggredisce e chi è aggredito, chi attacca e chi si difende, chi butta bombe e chi di bombe muore!

  11. antonio s. ha detto:

    A #dimartedi un certo Massimo Scaglioni, docente di comunicazione, sostiene che nei talk relativi alla guerra in Ucraina, come sulla pandemia, “non si può mettere sullo stesso piano chi ha ragione con chi ha torto”. Chi ha ragione evidentemente lo decide lui. Geniale no?

  12. Raimo ha detto:

    E dire che proprio noi italiani dovremmo essere più vicini agli ucraini non solo con lo stomaco, ma anche col compianto. Anche noi ci siamo affidati a un comico che prometteva di aprire il parlamento come una scatola di tonno. Nell’anno di Dante, per giunta: Chi è causa del suo mal pianga se stesso!

  13. Camillo ha detto:

    Sulla vicenda dei poveri ucraini non si sa se piangere o ridere. O tutt’e due. Si sono affidati, per disperazione, a un comico che prometteva loro di spazzar via la corruzione e liberarli dalla miseria, quella miseria che costringe le loro donne a emigrare o a vendere l’utero (l’Ucraina è il solo Pase europeo in cui si fa; perfino il Nepal l’ha vietato). Sì, perché gli oligarchi non sono solo russi. Ebbene, dalla padella alla brace. Prima emigravano, ora scappano. Sempre le donne, perché gli uomini sono trattenuti e forniti di bottiglie molotov. Tutto per entrare nella Nato? E perché non hanno fatto un referendum per sapere se il popolo ucraino ci teneva tanto e davvero?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *