G20. La Cina sostiene la partecipazione di Putin al prossimo Summit.
“La Russia è un membro importante del G20 e nessuno ha il diritto di espellere altri Paesi: il G20 è il forum più importante per la cooperazione economica internazionale che riunisce le principali economie mondiali”. E’ il commento del portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin, in merito alle ipotesi di una discussione tra Usa e alleati sulla permanenza di Mosca nel club delle principali economie sviluppate ed emergenti dopo l’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe.
La Cina ha quindi espresso sostegno alla partecipazione del presidente Vladimir Putin al prossimo summit in Indonesia. 
Attualmente, ha aggiunto Wang nel briefing quotidiano, la lotta globale contro la pandemia del Covid-19 “è in una fase critica e la ripresa economica mondiale è debole, mentre l’instabilità e l’incertezza sono in aumento”. In questo contesto, “il G20 ha importanti responsabilità nel guidare la lotta globale alla pandemia, nel migliorare la governance economica globale e nel promuovere la ripresa dell’economia globale. Il G20 dovrebbe praticare un autentico multilateralismo”, ha rimarcato il portavoce, oltre a “rafforzare la solidarietà e la cooperazione, e a lavorare insieme per affrontare le sfide in sospeso nei settori dell’economia, della finanza e dello sviluppo globale forte, verde e sano”. La Cina, infine, “sostiene la presidenza indonesiana per la promozione e la cooperazione del G20 in vari settori, in conformità con l’agenda stabilita dal tema di una forte ripresa” dell’economia.
Leggo in queste ore degli attacchi concertati a monsignor Viganò per la sua lettera nella quale riconosce le ragioni della Russia nella crisi ucraina. Praticamente questi sepolcri imbiancati si stanno scandalizzando perché monsignore avrebbe aperto al dialogo con gli ortodossi fino ad arrivare a scagliargli addosso le assurde accuse di volersi convertire alla Chiesa ortodossa. Sono gli stessi personaggi che si definiscono “cattolici” e poi si prostrano adoranti ai piedi dell’idolo pagano della Pachamama. Quindi voler aprire un dialogo con il mondo ortodosso che è cento volte più cristiano del massone di Santa Marta, non va bene. Invece andare a braccetto con chi pratica riti satanici ma che in cambio odia Putin, va bene. Coloro che stanno accusando Viganò di troppa vicinanza al mondo ortodosso sono gli stessi che hanno ridotto la Chiesa e l’Occidente liberale ad una spelonca
Altre testimonianze degli abitanti di Mariupol, in Ucraina. I nazisti ucraini stanno impedendo ai bambini di lasciare la città. Si stanno nascondendo dietro di loro. Questi sono gli assassini e i tagliagole ai quali oggi il Parlamento e il regime di Mario Draghi hanno rivolto scroscianti applausi.
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Nel suo ultimo discorso Putin non ha soltanto accusato l’Occidente liberale per i problemi economici che sta causando attraverso la sua politica di sanzioni. C’è un passaggio esplosivo del discorso che è stato completamente trascurato. Putin accusa apertamente gli oligarchi russi che stanno lasciando il Paese e si rifugiano in Israele definendoli una “quinta colonna di traditori” che si considera una “razza superiore”. Questa è l’accusa più esplicita e diretta che Putin abbia mai rivolto alla lobby sionista. Vladimir Putin ha chiaramente accusato l’oligarchia ebraica di essere al servizio dei poteri globalisti che hanno dichiarato guerra alla Russia.
https://summit.news/2022/03/18/putin-blames-western-ruling-elite-for-global-problems/
General Electric. News Corp. Disney. Viacom. Time Warner. CBS. Sono le sei corporation che detengono la totalità dei media mainstream americani. Per l’Italia il discorso è pressoché identico. Ci sono gli Elkann, Berlusconi, Cairo (Soros) e Caltagirone che hanno in mano praticamente la totalità dell’apparato mediatico Italiano. In democrazia l’unico vero potere che conta è quello del denaro. E il denaro è in larghissima parte nelle mani degli oligarchia. Il vero nome della democrazia è oligarchia.
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‘associazione degli imprenditori della Germania dell’Est si oppone fermamente alle sanzioni imposte dall’Unione europea contro la Russia. Il capitale dell’industria pesante tedesca denunciando da giorni la follia suicida delle sanzioni imposte da Bruxelles contro la Russia. La guerra economica che la debole Unione europea ha dichiarato alla Russia non sta distruggendo la Russia come i corrotti commissari europei dichiaravano. La guerra economica dell’UE contro la Russia non sta facendo altro che accelerare la disgregazione della UE stessa.
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