I politici sono migliori di voi!

di Mario Adinolfi. Ho scritto oggi che, in base alla mia esperienza e al fatto che ho conosciuto Enrico Letta negli Anni Ottanta e m’è capitato di frequentarlo fino a pochi mesi fa in Parlamento, il rapporto tra politici e cittadini andrebbe raccontato con una vulgata contraria rispetto a quella in voga: i politici, almeno quelli di punta come Enrico Letta, sono molto migliori dei cittadini. Enrico Letta, che è migliore di voi che leggete, sapeva ad esempio che infinocchiarvi sull’Iva era gioco facile. Ha costruito un mirabolante trucco delle tre carte: ci sono le dimissioni, c’è la crisi; c’è la crisi, non c’è il decreto per il rinvio (almeno) dell’aumento dell’Iva; non c’è il decreto, non c’è la fiducia; c’è la fiducia, non c’è il decreto lo stesso. E l’Iva dove sta? Lo sappiamo bene ora dove sta. Sta lì. Proprio lì. Al 22%. La maggioranza è la stessa, il premier è lo stesso, i ministri non si sono dimessi, i parlamentari neanche. Tutto uguale. Tranne il nostro portafoglio, impoverito di duecento euro a famiglia, in media. Il tutto è accaduto senza alcuna reazione. Per questo i politici sono migliori dei cittadini. Se tu tocchi un qualsiasi interesse di un politico, quello reagisce. Immediatamente e in modo efficace. Berlusconi voleva mettere in difficoltà Letta con la fregnaccia delle dimissioni dei parlamentari? Letta, che è un politico mica un cittadino che si lamenta su twitter, gli ha costruito una trappola che gli ha spappolato il partito. Mi direte: anche Berlusconi è un politico. E infatti, per vent’anni ha reagito con l’efficacia di un politico a qualsiasi tentativo di toccare i suoi interessi. Poi, un giorno, cioè ieri, è improvvisamente invecchiato e per questo verrà sbattuto fuori dal consesso dei politici e decadrà da parlamentare, mica per colpa dei giudici comunisti. Il cittadino non reagisce, il cittadino subisce, poi magari fa la lagna al bar o sul tram. Con l’aumento dell’Iva gli hanno sfilato duecento euro secchi dalle tasche (dopo che avevano spergiurato che non l’avrebbero fatto) e lui non ha perso l’aplomb. Non un assembramento, non una manifestazione, manco una riunioncina finto sediziosa sotto Montecitorio. Niente sindacati a fare da pifferai per portare i loro iscritti pensionati nullafacenti in piazza con gita gratis a Roma, dunque niente reazione al furto operato con destrezza. Io ho fatto il mio lavoro, sono andato a chiedere ai politici in diretta e pubblicamente conto di questa libbra di carne che sono venuti a prenderci dal corpo. C’è stato chi mi ha risposto che aumentare l’Iva è giusto perché bisogna spostare la tassazione dal lavoro ai consumi. Peccato che non hanno spostato un bel niente. La tassazione sul lavoro è la stessa, quella sui consumi è aumentata. Bel colpo, bravi. Ovviamente il tizio in questione è del Pd e fa pure il presidente di commissione. Un piccolo genio. I politici sono migliori di voi. Non di me che sono consapevole e rompo i coglioni, un po’ a tutti. Da qualche giorno sul tram fotografo i volti sfatti dei cittadini che come me vanno a lavorare. E’ mattina, ma sono sembrano stanchissimi. Guardatele, quelle foto. Nessuno parla con nessuno. Nessuno sorride. Nessuno legge mai un giornale o meno che mai un libro. Molti guardano fuori dai finestrini del tram, come inebetiti. Un popolo di rincoglioniti. Normale che non reagisca. Non reagisce neanche all’oscenità dei morti di Lampedusa. Oggi sono tanti, qualcuno se ne è accorto e ha scritto qualche status di Facebook accorato, qualche twit intelligente. Qualche giorno fa sono morti in tredici e si faceva fatica a trovare la notizia. Anche la morte ce la compriamo a peso. E tutti a chiedermi: ah, ti senti più furbo degli altri tu, ma che dovremmo fare? Non lo so, magari prendere esempio dai radicali, che sulla legge Bossi-Fini sull’immigrazione hanno proposto un quesito referendario e hanno passato l’estate a raccogliere firme. Non ne hanno raccolte abbastanza. C’era pure il quesito sull’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Anche quello, poche firme. Continueranno a prendervi per il culo e a prendervi i soldi, voi ormai manco firmate i referendum per toglierglieli e una firma non costava nulla davvero. Per questo i politici sono migliori di voi. Voi che continuate a rincoglionirvi di alcool e di pallone, mentre loro sono svegli. La vostra assenza di consapevolezza è spaventosa e anche interessante. Sanno che possono farvi di tutto e voi non farete niente. E lo faranno. Ce n’est qu’un début.

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