Haiti in mano alle gang. Hanno preso anche la capitale.

di Attilio Runello. Le notizie che arrivano dall’isola di Haiti sono sempre più preoccupanti. Già dà tempo le bande di criminali spadroneggiano nell’isola commettendo spesso rapimenti, anche di religiosi. Negli ultimi giorni hanno praticamente preso il controllo della capitale Port au prince. Hanno assaltato caserme di polizia, ministero degli interni, due prigioni. Circa tremilaeottocento detenuti sono fuggiti e probabilmente andranno a ingrossare le schiere dei criminali. A questo punto li si potrebbe definire dei rivoltosi. Probabilmente mirano ad effettuare un colpo di stato. Nel frattempo ci sono decine di morti ogni giorno e la violenza dilaga. Il primo ministro Ariel Henry è bloccato a Portorico, dopo una visita ufficiale in Kenya. Le strade principali sono sotto il controllo delle gang. Solo poche aree del paese sono libere. Nelle poche aree libera prevale il caos. I negozi sono vuoti e le belle spiagge del paese sono ricoperte di immondizia.
Haiti è un unicum. Il solo paese del continente americano dove la stragrande maggioranza della popolazione è di colore. Ottenne l’indipendenza dai francesi nel1800, ma non è mai riuscito a decollare, nono stante terreni fertili e belle spiagge.
Il capo della principale banda criminale – Jimmy Chérizier, ex poliziotto soprannominato “Barbecue” – ha lanciato un avvertimento sconcertante: “Se Haiti non diventerà un paradiso, si trasformerà in un inferno”. L’inferno è davanti agli occhi di tutti.
L’improvviso incremento della tensione ha una spiegazione: a ottobre del 2023, quando la polizia haitiana non riusciva a tenere testa alle bande, il governo si è rivolto alle Nazioni Unite. Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha votato l’invio di una forza multinazionale di sicurezza composta da cinquemila uomini e guidata dal Kenya e dai suoi mille agenti, ma il problema è che dopo cinque mesi i militari non sono ancora arrivati sul posto. Il primo ministro si è recato in Kenia per sbloccare la situazione. Dal Kenia dovrebbero arrivare un migliaio di poliziotti. Anche se appare chiaro che non servono poliziotti ma militari con un equipaggiamento adeguato. Intanto le bande rivali si sono alleate per rafforzare la loro posizione in vista dell’arrivo del “nemico”
Gli Stati Uniti hanno trasferito parte del personale dell’ambasciata e hanno rafforzato la presenza dei marines.
Anche il governo attuale è accusato di corruzione e brogli e sembra che anche il numero di armi di cui i criminali dispongono dipenda anche da funzionari corrotti.
Nel 2021 era stato assassinato il presidente regolarmente eletto. Le bande sostengono che dietro l’assassino bi sia l’attuale premier Il paese da sempre povero potrebbe trovare risorse nel turismo ma purtroppo data la situazione di instabilità i turisti non arrivano. Dieci anni fa inoltre era stato colpito da un grave terremoto. Gli aiuti internazionali che arrivano spesso finiscono sotto il controllo delle bande criminali che di recente hanno preso anche un grande quantità di benzina lasciando il paese sprovvisto. Perché il governo non fa intervenire l’esercito? Perché negli anni Novanta l’esercito venne soppresso. Dal 2017 è stato ripristinato ma probabilmente non è ancora in grado di fronteggiare la situazione. Dal 2004 al 2017 ad Haiti c’è stata una missione dell’Onu con una presenza permanente di ottomila cinquecento militari.. Hanno partecipato anche i nostri carabinieri.

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