Giorgia Meloni: Pronti a risollevare l’Italia.

Giorgia Meloni suona la carica alla Direzione nazionale di Fratelli d’Italia, e, dopo il vertice fiume di centrodestra, fa il punto della situazione politica: “Adesso pancia a terra per andare al governo. Seria, leale e orgogliosa: ecco l’Italia che vogliamo”! 

La leader di Fratelli d’Italia, dopo il vertice fiume di centrodestra, fa il punto della situazione politica. A partire delle soluzioni comuni su premiership e collegi elettorali: “Agli alleati abbiamo ribadito che per avere un governo forte e duraturo è necessaria una alleanza solida. Si vince e si perde insieme. Sono contenta che alla fine abbia prevalso per tutti il buonsenso. E mi diverte vedere oggi la profonda delusione della sinistra. Di fronte alla capacità del centrodestra di trovare immediatamente la sintesi. E dimostrarsi unito e compatto”.

Insomma ha vinto il buonsenso sul nodo del candidato a Palazzo Chigi. Si rispettano le regole del passato: a chi avrà più voti spetta l’onere e l’onore di guidare il Paese.

Stop alle polemiche interne e ai dissapori con gli alleati. In questa campagna elettorale che il centrodestra è pronto a iniziare pancia a terra, la Meloni ha sottolineato più volte che “non ci dovrà essere alcuna polemica con i nostri alleati. Le polemiche aiutano gli avversari. E noi non vogliamo concedere neanche un millimetro. Sono certa che varrà anche per le altre forze politiche”. Parole chiare all’indirizzo di Lega, Forza Italia e centristi. Il centrodestra può vantare una coesione che manca all’altra metà del campo che rischia di fare la grande ammucchiata!

La Meloni ha ribadito i punti cardini del programma elettorale e la rotta di un prossimo e auspicabile governo di centrodestra. “Vogliamo difendere gli interessi nazionali. E porre in Europa i temi su cui la strategia è stata sbagliata. E dobbiamo essere chiarissimi sulla guerra”.
Nessun cedimento sulla guerra russo-ucraina. “Da opposizione abbiamo chiesto al governo di fare ciò che era necessario perché l’Italia non fosse l’anello debole dell’Occidente. Mostrandosi fiera e leale. E allontanando lo stereotipo della nazione spaghetti e mandolino. Tanto cara ai detrattori. Ribadiamo che saremo garanti, senza ambiguità, della collocazione italiana. E dell’assoluto sostegno all’eroica battaglia del popolo ucraino”.

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6 Responses

  1. Fanny ha detto:

    La politica di immigrazione ha bisogno di profondi cambiamenti: “Oggi dal punto di vista dei confini colabrodo l’Italia non è un modello in Europa, anzi ci additano come fallimento. L’Europa oggi dell’Italia non si fida perchè chi sbarca qui gira ovunque. Quindi controllare i confini italiani significa fare un buon servizio all’Europa”.

  2. Igino ha detto:

    Il principio del PNRR è quello della questua a debito. Il principio della sovranità monetaria è quello dell’autofinanziamento. Il primo esprime la schiavitù dello Stato dal cartello bancario. Il secondo incarna l’indipendenza di una nazione dal potere delle banche. Il passaggio che andrà compiuto, e presto probabilmente lo sarà, è quello di passare dalla schiavitù del primo principio alla libertà del secondo.

  3. Erica ha detto:

    Una volta può essere un caso, due volte una coincidenza, alla terza è un’azione nemica. La massima di Ian Fleming può tranquillamente applicarsi al noto sito americano Zerohedge. Zerohedge scrive in questo articolo che in Italia può salire al potere un governo “euroscettico” guidato da Giorgia Meloni.

  4. Giacinto ha detto:

    La questione del grafene nei sieri inizia ad emergere con sempre più prepotenza. Il medico biologo di Mantova, il dottor Franco Giovannini, conferma la presenza del grafene nel sangue dei vaccinati, anche con una sola dose. Questa sostanza sembra avere prodotto delle modifiche apparentemente irreversibili nel sangue delle persone che hanno ricevuto il siero. I globuli rossi risultano alterati. Se qualcuno pensa che si possa tornare alla situazione che ha preceduto la farsa pandemica, o costui non ha ancora compreso nulla oppure la sua malafede lo acceca. Stiamo parlando della distribuzione di un siero autorizzata e resa in diversi casi obbligatoria da tutte le istituzioni governative, parlamentari e sanitarie. Stiamo parlando di un attentato alla salute pubblica senza precedenti. Indietro non si torna. Nessuna classe politica può sopravvivere alla enorme portata di questi crimini, tantomeno quella italiana, mai stata così debole e abbandonata a sè stessa dai suoi vecchi e decaduti referenti stranieri.

  5. Marvin ha detto:

    Ieri sera, Salvini durante la festa del Carroccio ha mandato questo messaggio:”chi non sceglie, non si lamenti.” Poco importa che 3 anni fa milioni di italiani avevano scelto la Lega sperando di avere una vera alternativa al partito democratico. Poco importa che la Lega abbia voltato le spalle a milioni di persone quando il governo Conte attuò il suo colpo di Stato. Poco importa che la Lega piuttosto che ostacolare quella deriva autoritaria, invocasse un giro di vite più duro delle restrizioni. Poco importa che la Lega abbia mandato milioni di lavoratori al macello con il governo Draghi e poco importa che altrettanti milioni abbiano ricevuto danni irreversibili dai sieri, sostenuti e votati dal Carroccio.
    Poco importa che sia accaduto tutto questo. La Lega chiede il voto come se nulla fosse successo e se qualcuno gli fa notare che negli ultimi due anni hanno tradito coloro che li avevano votati, fanno spallucce. “Non vi lamentate poi.” Nessuno si lamenterà questa volta, Salvini. Gli italiani vi faranno sparire definitivamente negandovi il voto così come il vostro alter-ego progressista, il PD. Il 25 settembre sarà una giornata funebre per i declinanti partiti che in questi due anni hanno consegnato l’Italia ai suoi carnefici.
    https://www.corriere.it/elezioni/22_luglio_31/salvini-l-appello-chi-non-vota-timori-uno-stop-viminale-cb226408-1114-11ed-a51a-61cd2f7e6e96.shtml
    Corriere della Sera

  6. Heliana ha detto:

    La classe politica italiana poteva sopravvivere alla montagna di reati e crimini commessi in questi ultimi due anni solamente se fossimo arrivati al capolinea dove voleva portarci Davos: il Grande Reset. Quell’obbiettivo è definitivamente sfumato, e la storia ha preso una direzione completamente diversa. La storia marcia verso la de-globalizzazione e la sovranità delle nazioni. La classe politica italiana non può sopravvivere perché si è seduta dal lato di coloro che hanno perso. La storia ha decretato l’estinzione di questi capitani di ventura e traditori della patria.
    (fonte: Cesare Sacchetti – Telegram)

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