Dita ricurve, pollice valgo, unghie annerite e spezzate, pelle secchissima. Non proprio quella che si definisce una bella immagine, quella qui a fianco. Ma quelli che vedete in bella mostra sul tartan azzurro di una pista di atletica, anche se con un certo disappunto, sono i piedi dell’uomo più veloce del mondo. A guardarli bene si capisce quanto sacrificio, quante ore di duro allenamento ci siano dietro certi eccellenti risultati. I “piedi” sono quelli di Usain Bolt, il figlio del vento. Piedi di chi ha corso tanto sulla polvere, per strada, di chi da giovane si è allenato sull’asfalto, non certo su piste moderne. L’atleta giamaicano per le sue superiori prestazioni come sprinter è soprannominato Lightning Bolt (fulmine). In virtù dei risultati sportivi ottenuti nelle più importanti competizioni internazionali, mai raggiunti da nessun altro, è considerato il più grande velocista di tutti i tempi. È l’attuale campione mondiale nelle specialità dei 100 metri piani, 200 metri piani e staffetta 4×100 metri, vinti a Mosca 2013, discipline di cui detiene anche i primati mondiali, stabiliti ai Giochi olimpici di Londra 2012 (4×100 m) e durante i Mondiali di Berlino 2009 (100 m e 200 m). Di tutte e tre le specialità è anche campione olimpico.
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