E’ da tempo che sognavo una città come questa.

di Alberto Gandossi. Secondo un noto proverbio “la notte porta consiglio”. Ne ho trascorse di notti a pensare, sognare, cercare la mia strada e soprattutto immaginare la mia città.

Se cercassimo una definizione di città, ci imbatteremmo in questa definizione: “aggregato di costruzioni più o meno pianificato, sorto da un accentramento culturale, economico e amministrativo, talvolta, spec. in passato, anche politico, e determinato da particolari condizioni storiche e ambientale”.

Partirei da qui per dirvi perché passo gran parte del mio tempo ad immaginare la mia idea di città.

1. La città è comunità:

 Karl Polanyi, intellettuale vissuto tra il 1886 e il 1964, prospettava una nuova visione di società costruita sull’umanesimo, su un’umanità liberata dall’ingannevole falsità secondo la quale il valore materiale di un bene vale di più delle emozioni che nascono dallo scambio del citato bene tra due o più persone, così come la possibilità comunitaria, basata sui bisogni della vita quotidiana e sull’interdipendenza degli individui. Ecco che, ogni città è comunità; ogni città è diversa. Ogni città è ricca di interazione e collaborazione tra i Suoi individui.

Collaborazione non è solo scambio che genera profitto ma è anche Co-Creazione di valore umano.

2. La città è uno spazio aperto:

Adriano Olivetti sosteneva che “il mondo moderno ha chiuso l’uomo negli uffici e nelle fabbriche, tra l’asfalto delle strade e il disordinato intrecciarsi delle macchine, come in una prigione ostile e assordante dalle quale bisogna, presto o tardi, evadere”. Vorrei concentrare l’attenzione sulla parola chiuso. Le città di oggi vivono un’evoluzione urbana che sempre più è orientata alla costruzione di un rapporto con la natura. Le città di oggi hanno parchi green prosumer ovvero parchi ecologici che sono sia produttori che consumatori di energia. Dovrebbero averne molti di più.

3. La città è rispetto reciproco:

Ogni cittadino può suonare senza timore e senza esitazione la sua sinfonia. Questa sinfonia però, a mio modesto parere, fa parte di un’orchestra che è comunità, aperta nello spazio e nello spirito e non deve stonare. In quanti angoli le nostre città sono devastate da atti di vandalismo e quanti sono i siti industriali dismessi che vorrebbero respirare aria nuova ma si sentono soffocati dall’abbandono umano… tanti e forse troppi. Ecco che dobbiamo riportare in tutti i nostri villaggi le nostre armi magiche: libri, corsi, opere dell’ingegno e dell’arte. Io credo nella potenza della cultura. Io credo che il vero potere dell’uomo sia la condivisione di sapere e conoscenza per gli altri attraverso se stessi. Credo quindi che dobbiamo essere spinti dal senso ultimo delle cose. Credo che dobbiamo liberarci di quella corazza che si chiama Paura di vivere la città ed essere invece Felici di trascorrere delle giornate seduti su un tavolino a studiare e con il pc aperto. Questo è rispetto per gli altri. Questo è rispetto per la città.

4. La città è riformista:

Per città è anche politica. Per città politica intendo quel continuo esperimento di forze nuove che si animano spinte dalla voglia di trovare la strada di una nuova amministrazione sociale, economica e ambientale. La città riformista si evolve ad una velocità tale per cui, in alcuni casi, anticipa i trend della società stessa. Sembrerà strano, lo so, ma la città, in quanto parte della società è come un atomo che è sempre attratto da quella voglia di risolvere i problemi più gravi della collettività. La città riformista è una città integrata. La città riformista è il cammino verso quella concreta, visibile e tangibile voglia di vivere la città.

E’ per questo che amo le istituzioni. E’ per questo che le sento respirare. E’ per questo che ho una voglia matta di iniziare un viaggio ed aiutarle a respirare ancora meglio. Amo la città come senso di comunità.

La città è viva. La città siamo noi.

Questo sogno, che spero un giorno possa diventare realtà, lo dedico ad una persona straordinaria che spero possa accompagnarmi in questo cammino impervio ma ricco di emozioni.

Ho bisogno della tua umanità, semplicità e della tua passione per costruire la città di ieri, oggi e domani.

Questo sogno è dedicato a Te, compagno di viaggio!

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