Dal 2014 ricevere telefonate all’estero sarà gratis.

“Pronto… ciao mamma tutto bene, sono atterrata proprio adesso a Parigi, ma tu non chiamarmi più sul cellulare perchè paghiamo tutte e due un botto!”. Ma dal 2014, grazie al piano europeo per le telecomunicazioni, ricevere telefonate all’estero sarà gratis! E’ infatti stato varato un pacchetto di misure che mira a rivoluzionare il settore delle tlc europeo, a partire dalla fine progressiva dei costi extra del roaming da luglio 2014, garantendo la neutralità della rete e più diritti per i consumatori, ma anche agevolando l’industria con la creazione di un “passaporto” Ue per operare nei 28 paesi, nuove norme sull’assegnazione dello spettro e prezzi stabili per l’accesso alla rete in rame. Messe insieme in pochi mesi, con all’orizzonte la fine del mandato dell’Europarlamento a maggio, le proposte adottate dalla Commissione Ue sono state su alcuni aspetti indebolite – in particolare il roaming – rispetto alle bozze circolate nei giorni scorsi, attirandosi lo stesso le critiche del settore. Da luglio 2014 chiamate in entrata gratuite, mentre per chiamate in uscita, sms e traffico dati due le opzioni per gli operatori: fornire un piano tariffario unico nazionale/estero che copra il 70% della popolazione Ue e/o 17 stati membri con l’obbligo di estenderlo a tutti i piani entro luglio 2016, oppure coprire il 30% della popolazione e/o 10 stati ma con il “roam like at home” obbligatorio in tutti i piani tariffari da subito, con l’obiettivo di raggiungere il 70% entro due anni. In alternativa i consumatori saranno liberi, via sms, di scegliere un altro operatore una volta all’estero. Le chiamate internazionali da fisso dovranno inoltre costare come chiamate nazionali a lunga distanza. Viene per la prima volta garantita la neutralità della rete, con il divieto di bloccare o rallentare alcuni contenuti a favore di altri, salvaguardando però la possibilità per gli operatori di fornire “servizi specializzati”. Stop poi ai contratti-capestro, che non potranno durare più di 12-24 mesi e potranno essere rescissi al massimo dopo 6, e trasparenza sugli abbonamenti e i servizi inclusi/esclusi nel traffico dati. Per gli operatori, basterà una singola licenza per operare anche negli altri paesi Ue, mentre viene introdotta l’armonizzazione di regole, durata delle concessioni dello spettro e tempi di rilascio.

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