Ursula von der Leyen perde la maggioranza.

di Attilio Runello. Ursula von der Leyen e questa Commissione ha perso la maggioranza nel Parlamento Europeo. Infatti al momento della sua approvazione l’aveva ottenuta con una maggioranza risicata di soli nove voti, a suo tempo si disse grazie ai voti degli europarlamentari del Movimento5stelle, che non erano per niente scontati in quanto non facevano parte dei partiti che la sostenevano.

Adesso il partito di Orban esce dal partito popolare europeo e questo potrebbe comportare il ritiro del sostegno a questa Commissione.

Ritira tredici deputati. Lo fa a causa di una riforma del regolamento interno del gruppo, il più numeroso al momento. Gli incarichi all’interno del Parlamento si ottengono solo grazie all’appartenenza a un gruppo numeroso. Il partito di Orban era già stato sospeso dal gruppo – e quindi non aveva cariche – e con il cambiamento del regolamento potrebbe essere espulso. Ha preferito autoespellersi.
Gli eurodeputati di Orban ora potrebbero confluire nel partito di Salvini o quello della Meloni, rispettivamente di destra o conservatori, entrambi all’opposizione.

Da tenere presente che Ursula von der Leyen è sostenuta anche dal partito conservatore polacco. In altre parole mentre alcuni europarlamentari si muove contro i partiti che governano in Ungheria e Polonia accusandoli di minare alcuni capisaldo della democrazia al tempo stesso li hanno utilizzati per governare.

I cardini della democrazia sono costituiti dalla separazione dei poteri; legislativo, esecutivo e giudiziario. Orban avrebbe influenzato il potere giudiziario e soprattutto sarebbe riuscito a limitare il potere dei media, soprattutto dove sono fortemente influenzati da magnati stranieri. Anche in Polonia alcune emittenti televisive sono in mano a fondi tedeschi o americani. E anche in Polonia si cerca di influenzare a proprio favore da parte di compagine governativa il potere giudiziario.

Tuttavia entrambi i partiti hanno vinto le elezioni regolarmente.

In Europa ancora non ci si pone il problema della presenza forte di media finanziati da gruppi di potere stranieri che finiscono con l’influenzare i risultati elettorali. Che cosa penseremmo in Italia se Berlusconi vendesse Mediaset ai Cinesi? Purtroppo accettiamo la presenza di grandi gruppi editoriali che sono proprietari di una dozzina di testate o non poniamo il problema del conflitto di interesse quando i proprietari di altre sono in politica. Il rapporto fra politica e media in Italia come in Europa è ancora tutto da affrontare.

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