Belpaese: chi se la gode e chi invece fa la fame nera!

E mentre “loro” continuano ad intascare denari pubblici e a trastullarsi con le solite amenità di una politica che è sempre più “cosa loro” e sempre meno al servizio dei cittadini,  la crisi economica si fa ogni giorno più nera e batosta senza pietà le famiglie italiane che sopravvivono alla tassazione più alta del Vecchio continente con stipendi e pensioni dimezzati dall’euro ed erosi dall’inflazione. A giudicare dal flusso di acquirenti e di merci nei negozi e nei supermercati, analizzando gli ultimi indicatori economici e prendendo atto dell’indagine biennale di Bankitalia, pubblicata proprio in questi giorni, sui bilanci tra il 2010 e il 2012, il quadro che ne viene fuori è quello di un Paese diviso in due: da una parte chi se la gode e, dall’altra, chi fa la fame nera! E la forbice tra ricchi e poveri aumenta paurosamente di anno in anno. Nell’arco di tempo considerato, infatti, il reddito familiare medio in termini nominali è diminuito del 7,3%, mentre la ricchezza media del 6,9%. In Italia la povertà pseudo assoluta è salita dal 14% del 2010 al 16% nel 2012, e un povero su tre è immigrato. Nell’indagine biennale sui bilanci delle famiglie, Bankitalia individua la soglia di povertà con un reddito di 7.678 euro netti l’anno (15.300 euro per una famiglia di 3 persone). Sempre secondo l’indagine 2012 di Bankitalia sui bilanci delle famiglie, il 10% delle famiglie più ricche possiede il 46,6% della ricchezza netta totale (45,7% nel 2010).  La quota di famiglie con ricchezza negativa è invece aumentata al 4,1% dal 2,8% del 2010. La concentrazione della ricchezza è pari al 64%. In Italia metà delle famiglie vive con meno di 2.000 euro al mese. Bankitalia rileva, pure, che una famiglia su tre non riesce ad arrivare a fine mese: “Il 35,8% delle famiglie ritiene che le proprie entrate siano insufficienti ad arrivare alla fine del mese (contro il 29,9% del 2010)”. Secondo l’indagine la distribuzione dei redditi resta sempre asimmetrica. In particolare, solo la metà delle famiglie ha un reddito annuo superiore ai 24.590 euro (circa 2.000 euro al mese), mentre un 20% conta su un reddito addirittura inferiore ai 14.457 euro (1.200 euro al mese). Il 10% delle famiglie a più alto reddito, invece, percepisce più di 55.211 euro.

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