Pensioni, Salvini: “Abbiamo fatto risparmiare almeno tre anni di vita agli italiani”.
Ieri sera il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, ospite di Bruno Vespa nella puntata di “Cinque minuti” su Rai 1, a proposito della mancata abolizione della legge fornero come, invece, il centro destra aveva promesso di fare in campagna elettorale, ha detto:
Noi stiamo continuando a smontare la Legge Fornero. La Fornero prevedeva di andare in pensione a 66/67 anni, adesso fortunatamente abbiamo fatto risparmiare almeno tre anni di vita agli italiani.
Tre anni di vita!? Ma fatti risparmiare a chi?
Forse a chi ha iniziato a lavorare a 21 anni ed in maniera continuativa, dacchè l’ultima “Quota 103” varata dal suo governo pensiona gli italiani con 62 anni di età, 41 anni di contributi e il calcolo della pensione solo con il sistema contributivo.
Per tutti gli altri lavoratori, e sono la stragrande maggioranza, che non hanno avuto la fortuna di impiegarsi da giovanissimi, resta la fornero ad inchiodarli sul posto di lavoro fino a 67 anni più speranza di vita.
Sulle pensioni, come pure sull’immigrazione, il centro destra ha vinto le elezioni ed è andato al governo del paese.
E su Pensioni e Immigrazione, gli italiani li manderanno a casa.
concordo con tutti i commenti che possono riassumersi con questa perifrasi: LADRI DI VITA!!!
Con la fake news che la vita media si è allungata non vogliono più mandarci in pensione, la verità e che si sono mangiati pure i nostri contributi!
Ipocriti, falsi, ciarlatani, giullari che hanno cancellato i diritti acquisiti dei lavoratori cambiando le regole del gioco a partita già iniziata e con l’avallo del sindacato: LADRI DI VITA!
Quota 103 del governo Meloni-Slvini, prevede poi una penalizzazione rispetto a quella in vigore quest’anno: l’assegno pensionistico andrà determinato solo con il sistema contributivo, che comporterà una perdita per chi accede alla misura (il calcolo retributivo è infatti più conveniente per il lavoratore). Chi farà accesso a “quota 103” non potrà ricevere un assegno superiore a quattro volte l’assegno pensionistico minimo, ossia circa 2.255 euro lordi mensili, per tutto il periodo in cui avrebbe dovuto lavorare se fosse andato in pensione con i requisiti della “legge Fornero”.
Sono tutti quanti dei ciarlatani
Siete semplicemente dei ladri di vita, la nostra vita
Che dire… nulla di nuovo, c’hanno la faccia come il ….