Basta con l’Italia dei “furbetti”, chiamiamoli con il loro vero nome: “criminali”!

di Redazione. In tempo di pace erano chiamati i “furbetti del quartierino” da noi ribattezzato “quartierone” considerato il fatto che la popolazione dei furbetti nel nostro paese è in costante aumento e che nel “quarteirno” non ci stanno più dentro tutti quanti.

E i “furbetti”, in tempo di pace, sono quelli che evadono ed eludono il fisco, tanto a pagare – anche per loro – ci sono sempre i “soliti fessi”, quelli che passano col semaforo rosso sia a piedi che in auto, logicamente dopo essersi ben accertati che non ci sia alcun tipo di controllo, quelli che non fanno mai il biglietto dell’autobus, tanto “scendo alla prossima”, quelli che ti passano avanti alle poste e al supermercato per arrivare sempre prima di te. E così via, fregando il prossimo.

Oggi, in tempo di pandemia, in tempo di guerra contro il Coronavirus, quando tutti sono “invitati-obbligati” a restare a casa, loro, i “furbetti del Coronavirus”, trovano ogni pretesto per stare in giro, in barba ad ogni ordinanza.

Arrivano a fare la spesa quattro cinque volte al giorno, come se dovessero sfamare un esercito, loro che un supermercato non l’hanno mai visto in vita loro. Offrono i loro servigi o addirittura prendono in prestito un cane per portarlo fuori a fare i bisogni, loro che non sono mai stati i migliori amici del quadrupede. S’infilano la tuta e le scarpette da ginnastica, loro che sono nati e pasciuti in pantofole. Si mettono in fila davanti alla farmacia, loro che sono sempre stati sani come pesci, e, insomma, s’inventano di tutto e di più pur di fregare il prossimo, pur di non restare chiusi dentro casa come legge comanda.

Ebbene questi “signori & signore” che pensano sempre a come fregare il prossimo e che più che furbetti andrebbero chiamati “criminali” e come tali perseguiti dalla giustizia, forse non sanno che stavolta ad essere fregati potrebbero essere proprio loro, e non dall’Agenzie dell’entrate, che tra l’altro ha chiuso gli sportelli, ma proprio dal Coronavirus che purtroppo ancora gira liberamente e pericolosamente come e più di loro!

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1 Response

  1. Alfa ha detto:

    Siamo rappresentati da un ex partecipante al Grande Fratello? Questo è quello che meritiamo? No, chiedete unità e cantate l’inno di Mameli ma non ne siete degni. Il popolo lo canta per farsi forza, per sentirsi unito e con un’identità, voi per mettervi in mostra. Un premier non eletto che si presenta con la bandiera europea in bella vista e non con il tricolore per il quale tanto sangue è stato versato dai nostri padri mi strazia!

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