Tempo di classifiche per gli amministratori locali.

Ci sono le classifiche dei migliori film. Esiste la hit parade della musica, la classifica del campionato di calcio e c’è pure chi si cimenta nello stilare una sorta di graduatoria per i politici che raccolgono maggiori o minori consensi tra la gente. Un classifica, quest’ultima, che visto come si sono messe le cose, rischiava di restare ‘bianca’ per i tanti, troppi “non classificabili”. Ma sarebbe ingiusto fare di tutta l’erba un fascio e allora eccolo, Vincenzo De Luca, a capo di una coalizione di Centrosinistra alla guida di Salerno, è lui il sindaco più amato dagli italiani con il 72% dei consensi. E’ quanto stabilisce il sondaggio annuale ‘Governance Poll 2012’, de Il Sole 24 ore. Sul podio, tutto meridionale, seguono poi al secondo posto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando (con il 71% dei consensi) e al terzo posto il sindaco di Agrigento Marco Zambuto. Al 4° posto il sindaco di Verona, il leghista Flavio Tosi. Ma il dato più importante rilevato dal sondaggio è il calo di credibilità della classe politica nazionale che incide anche nel consenso agli amministratori locali che nel corso del 2012, complessivamente, hanno diminuito il proprio livello di attrazione, tranne poche eccezioni. L’incessante calo di credibilità della classe politica nazionale e l’avvento dei tecnici al governo – fanno sapere i sondaggisti – hanno di fatto sancito la crisi definitiva di un modello consolidato ed esteso di rappresentazione della realtà politica del nostro Paese, generando un calo di consensi generalizzato verso gli amministratori locali. Negli anni precedenti, invece, erano proprio i governi locali a tenere saldo il consenso dei cittadini. Tutto il trio di testa della classifica dei sindaci infatti diminuisce il proprio consenso rispetto al giorno delle elezioni. L’unico in crescita è il sindaco di Verona Tosi, che aumenta il proprio consenso dell’8,7%, raggiungendo il 66%. Sono 15 gli amministratori che registrano un risultato superiore o pari al 60% mentre sono 71 quelli che godono del consenso di un cittadino su due, valutabile come soglia positiva. Tra le grandi città si fa notare l’incremento sia del primo cittadino di Milano, Giuliano Pisapia, che oggi è al 60% con un +4,9% dal giorno delle elezioni, che del sindaco di Genova, Marco Doria, oggi al 63% con +3,3% dallo scorso maggio quando fu eletto. Invece cala il consenso al Sindaco di Napoli Luigi De Magistris che l’anno scorso risultò vincente nella classifica del ‘Governace Poll’, ma oggi scende al 59%. In calo anche il primo cittadino grillino di Parma Pizzarotti che in pochi mesi perde il 7% scendendo al 53%. Stabili sia Piero Fassino (Torino, 58%), che Virginio Merola (Bologna, 52,5). E’, poi, il governatore della Toscana Enrico Rossi il presidente di Regione con il maggiore consenso popolare. Rossi scalza il presidente del Veneto, il leghista Luca Zaia precedendolo di un punto ( 59% contro il 58%). Al 3° il Presidente della Emilia Romagna, Vasco Errani. Dietro il trio di testa, il presidente delle Marche, Gian Mario Spacca e immediatamente dietro Claudio Burlando (Liguria). Il governatore della Liguria Burlando incrementa di quasi un punto il proprio consenso rispetto al giorno delle elezioni raggiungendo il 53%. Nella classifica dei presidenti di regione più amati dai propri elettori seguono i governatori di Basilicata e Umbria, De Filippo e Marini, rispettivamente al 52 e 51%. Appaiati al 50% i presidenti di Campania e Puglia, Caldoro e Vendola. Sotto di loro un trio al 48%, che vede insieme i governatori di Calabria, Friuli Venezia Giulia e Piemonte. Al 45% Giovanni Chiodi, presidente dell’Abruzzo, precede Ugo Cappellacci della Sardegna, (44%). Sono dunque solo 8 i presidenti che conquistano almeno il 50% dei consensi, il primo del PD è appunto Rossi, vincitore della classifica, tra i leghisti prevale Zaia ( al secondo posto dlela classifica) mentre tra i presidenti PDL in testa è Caldoro (in ottava posizione).

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