Anno nuovo, Imu nuova: aliquota di base all’8,6 per mille.

di Redazione. Nel 2020 non ci sarà più la Tasi, al suo posto, troverà applicazione la nuova Imu che nei tratti fondamentali ricalcherà le regole dell’attuale imposta patrimoniale comunale: rimane l’esenzione per l’abitazione principale non di lusso e le relative pertinenze. La nuova Imu rimane un’imposta sulle seconde case.

La legge di Bilancio 2020 scrive così la parola fine alla duplicazione di tributi locali sulla medesima base imponibile. La riforma non sarà tuttavia a costo zero per i proprietari, poiché su di essi graverà la quota oggi a carico degli inquilini, variabile tra il 10% e il 30% del tributo.

L’aliquota di base è pari all’8,6 per mille. I sindaci avranno il potere di poter alzare ancora di più l’aliquota base, fino a un massimo di due punti, quindi arrivando al limite del 10,6 per mille.

Tramite delibera comunale, però, i sindaci potranno anche decidere di ridurla, fino ad azzerarla.

Solo per il 2020 la nuova IMU potrà essere portata fino a un massimo dell’11,4 per mille, ma tale aliquota è valida solo per i Comuni che avevano già portato al limite massimo sia IMU che TASI, vedi Roma e Milano.

La nuova IMU, in nome sia della semplificazione fiscale che della lotta all’evasione, potrà essere pagata tramite:
– bollettino postale compatibile col modello F24;
– modello F24;
– la piattaforma PagoPA.

Il bollettino precompilato che arriva direttamente a casa del cittadino italiano è stata una proposta dei mesi passati dell’Onorevole leghista Alberto Gusmeroli.

Tramite l’invio di bollettini IMU precompilati o degli F24 direttamente a casa dei contribuenti, infatti, si dovrebbe anche recuperare il sommerso.

I numeri che riguardano l’evasione IMU-TASI sono impressionanti: il tax gap tra il gettito erariale previsto e quello effettivamente arrivato nelle casse dello Stato è di 5,1 miliardi di euro.

Evasione che si verifica soprattutto nel Sud Italia, sia perché la macchina amministrativa dei controlli è più inefficace, sia perché molti immobili sono stati abbandonati dalle famiglie che si sono trasferite:

  • in Calabria manca il 43,2% degli incassi potenziali;
  • in Campania la differenza è del 38,6%;
  • in Sicilia è al 36,7%;
  • in Basilicata l’evasione è pari al 35,6%;
  • in Lombardia è al 20,7%;
  • in Emilia Romagna è al 17,9%;
  • in Liguria è al 18,4%.

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3 Responses

  1. BasTASSE ha detto:

    Chiunque va al governo non riduce la pressione fiscale sui soliti fessi, anzi li spreme ancora di più fino a ricavarne l’ultima goccia. Tutti uguali: predicano bene in campagna elettorale e razzolano male quando vanno al governo. Io non voto più nessuno. Solo GesùCristo se ritorna sulla terra, ma visto la fine che Gli abbiamo fatto fare sarà difficile che rischi la pelle una seconda volta mettendosi nelle mani di questi SQUALI!!!!!

  2. il Grigio ha detto:

    In ITALIA l’utilizzo della Leva Fiscale è abusato e da sempre.
    L’edilizia è al lumicino proprio per un’imposizione che negli ultimi 10 anni è aumentata del 300%.
    TASSEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE ecco come si va avanti con ogni colore politico sempre tutto uguale

  3. berta'77 ha detto:

    Ma non preoccupatevi perchè ci sarà qualche ALLOCCO che penserà che togliendo la Tasi gli hanno abbassato le tasse sulla casa!

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