Un nuovo modello di società.
immortale. E noi, cittadini di questa Italia senza nè capo, nè coda, restiamo qui, sulla nave che affonda, senza neppure il conforto di un salvagente o di una scialuppa di salvataggio. A noi cittadini, che continuiamo a pagare l’inerzia di questa politica asservita alla finanza globale, restano sul groppone – rigorosamente e gravosamente irrisolti – i problemi di sempre. Primo su tutti il “lavoro”. In una società ‘digitalizzata’ e ‘robotizzata’ che ha fagocitato milioni di posti di lavoro e ridotto in miseria quei pochi ‘fortunati’ che un lavoro ancora ce l’hanno, serve ormai come l’aria che respiriamo un “nuovo modello di società” che sappia redistribuire quel poco di lavoro rimasto e soprattutto quella montagna di miliardi di ricchezza mondiale che è saldamente in mano a pochi gruppi economici e finanziari. La soluzione è a portata di mano, basta volerla attuare. Lavorare meno, lavorare meglio, lavorare tutti, a fronte di un salario e di una pensione che consenta a tutti, nessuno escluso, una vita ‘dignitosa’. Redistribuire la ricchezza mondiale mettendo in pratica il virtuoso principio dei vasi comunicanti: togliere a chi ha tanto, troppo, per dare a chi ha meno o addirittura niente!
In ITALIA siamo di fatto una MONARCHIA cara da mantenere e che rende pochino.
TUTTI, TUTTI, TUTTI in Italia tanto pagano i fessi di Italiani
QUALCUNO ha chiesto di rivedere il cambio LIRA \ EURO?
IO vedo auto, auto, auto, auto. Vedo che si spende per sigarette, giochi,...Ci sarà povertà ma quello che vedo è…
I nostri cari sindacalisti parlano bene ma razzolano male, anzi malissimo. Condivido appieno l'analisi del post: Dove stavano i sindacti…